In ospedale per un panino, gioia a Napoli per la 24enne Gaia: “Salva grazie a mia sorella”
Ago 14, 2025 - Veronica Ronza
Immagine di repertorio
Tra le persone ricoverate con sintomi da intossicazione da botulino c’è Gaia, una ragazza napoletana di 24 anni, in cura presso l’ospedale Annunziata di Cosenza che, per fortuna, ad oggi è fuori pericolo.
Botulino, la ragazza salvata: “Tremavo e non deglutivo”
La giovane, studentessa di Lingue alla Federico II di Napoli, si trovava a Diamante, in Calabria, con la sua famiglia per trascorrere le vacanze. Durante un’uscita con gli amici avrebbe consumato un panino con i friarielli presso il food truck situato sul lungomare, lo stesso dove si erano recati Luigi Di Sarno e Tamara D’Acunto – le due vittime rispettivamente di 52 e 45 anni – poco prima di perdere la vita.
“Se mia sorella Alessia non mi avesse portata in ospedale con la forza, io oggi non sarei qui. Dopo la discoteca il 5 agosto scorso, io e i miei amici siamo andati al food truck per il solito panino. Loro lo hanno farcito solo con maionese, salsicce e patatine, io ci ho aggiunto i broccoli. Era la prima volta che lo facevo” – ha raccontato Gaia a Il Corriere del Mezzogiorno.
“Un’ora dopo ho avvertito dissenteria, ho pensato ad una indigestione. Il giorno dopo i sintomi si sono fatti più forti, era già uscita la notizia delle intossicazioni da botulino. Ero spaventata, non riuscivo a deglutire e avevo tremori alle gambe. Con mia sorella sono andata alla clinica Tirrenia di Belvedere Marittimo e i medici ci hanno immediatamente dirottati in ospedale”.
Grazie all’intervento tempestivo dei medici e all’utilizzo dell’anti-tossina, Gaia è pronta a lasciare la Rianimazione per spostarsi nel reparto di medicina. Le sue condizioni, già notevolmente migliorate, fanno ben sperare in un imminente ritorno a casa.
