Attaccata un’altra barca della Sumud Flotilla: ancora un’aggressione con un drone
Set 10, 2025 - Francesco Pipitone
Attacco alla barca Alma della Global Sumud Flotilla
Un altro attacco ad una imbarcazione della Global Sumud Flotilla. È la seconda incursione nel giro di 24 ore: stavolta a farne le spese è la Alma, mentre ieri era toccato alla Family Boat o Familia Madeira. A riferirlo è una nota dell’organizzazione che tuttavia precisa di avere intenzione di non farsi intimidire e proseguire il viaggio verso la Striscia di Gaza per supportare la popolazione vittima del genocidio.
Il secondo attacco contro la Sumud Flotilla
L’attacco non ha fatto registrare feriti né vittime, ma lo scopo intimidatorio è chiaro ed a questo punto anche incontrovertibile, dato che è il secondo nel giro di poche ore. Global Sumud Flotilla ha diramato il seguente comunicato:
“Confermiamo che il 9 settembre un’altra imbarcazione della nostra flotta è stata attaccata da un drone mentre era attraccata in acque tunisine. L’imbarcazione, battente bandiera britannica, ha subito danni da incendio sul ponte superiore. L’incendio è stato successivamente spento e tutti i passeggeri e l’equipaggio sono al sicuro. È attualmente in corso un’indagine e, non appena saranno disponibili ulteriori informazioni, saranno pubblicate immediatamente”.
“Questo è il secondo attacco di questo tipo in due giorni. Questi ripetuti attacchi si verificano durante l’intensificarsi dell’aggressione israeliana contro i palestinesi a Gaza e sono un tentativo orchestrato per distrarre e far deragliare la nostra missione. La Global Sumud Flotilla continua imperterrita. Il nostro viaggio pacifico per rompere l’assedio illegale di Israele su Gaza e dimostrare incrollabile solidarietà con il suo popolo prosegue con determinazione e risolutezza“.
Una nota ulteriore del direttivo afferma che “L’aggressione che abbiamo subito non può in alcun modo essere paragonata agli orrori quotidiani che i palestinesi affrontano sotto la brutale occupazione, i bombardamenti e il blocco imposto da Israele”. Nelle prossime ore verranno effettuate delle prove tecniche sulle imbarcazione e poi, dalla Tunisia, si partirà alla volta di Gaza. Altre barche che partecipano alla missione umanitaria salperanno dalla Sicilia e dalla Grecia.
