Caro Babbo Natale, l’anno prossimo regalaci la Turris: Natale senza calcio a Torre Del Greco
Dic 23, 2025 - Francesco Panariello
Correva l’anno 1944 quando grazie Francesco Coscia, Raffaele Carbone, Amerigo Liguori e Aniello Mazza nacque la Turris sulle ceneri della Torrese, nata circa vent’anni prima; il mondo era molto diverso da quello che c’è oggi.
Nel mondo, soprattutto in Italia, impazzava la Seconda Guerra Mondiale, parlare di calcio sembrava assurdo in quel momento, eppure proprio quando il Vesuvio eruttò per l’ultima volta, nacque la nostra amata Turris.
Da quel 1944 ne son passate tante, il mondo è cambiato, eppure fino a poco fa la Turris aveva sempre accompagnato le nostre vite, nelle difficoltà, nei momenti di gioia, oppure semplicemente come passatempo, eppure questo sarà un Natale diverso: il primo senza Turris.
Turris, un simbolo per Torre Del Greco
Di momenti difficili la Turris ne ha vissuti, come li hanno vissuti tutte le medio-piccole società calcistiche, però al di là dei risultati sportivi la Turris rappresentava Torre Del Greco in tutta Italia dal punto di vista calcistico e non.
La tifoseria corallina era e rimane legata incondizionatamente alla Turris, anche se, va detto, non vedere una squadra col nome “Turris” in nessuna classifica, in nessun almanacco, in nessun campionato calcistico è qualcosa che fa veramente male.
Il momento storico che stiamo vivendo è veramente complesso per le squadre medio-basse: dal punto di vista economico, le scellerate politiche dei vertici FIGC che creano una Serie C con sessanta squadre( numero più alto in Europa) fanno sì che i ricavi siano bassissimi.
Inoltre, i giovani tifosi sono sempre meno inclini a supportare una squadra locale, difficile da vedere in televisione, una squadra che apparentemente non potrà mai restituire loro gioie come vittorie di trofei nazionali: quindi la diretta conseguenza è la disaffezione della gioventù dalle tradizioni locali e da istituzioni come nel caso della Turris.
Una sorta di antidoto, come in tutte le cose, a questo problema sono i risultati che nel caso della squadra corallina sono effettivamente arrivati nel caso della promozione in Serie C, dei playoff per andare in Serie B e nelle varie partite di cartello vinte che sembravano aver riunito i giovani torresi sotto la passione corallina.
In questo momento quindi, il nostro dubbio riguarda il futuro della passione verso la squadra corallina delle prossime generazioni. I giovani, già disaffezionati per natura a squadre locali, sarebbero disposti a seguire allo stadio la propria squadra del cuore che milita, per esempio, in eccellenza? I dubbi sono molti.
La Turris che verrà: le iniziative del popolo torrese
L’immancabile affetto del popolo torrese verso l’amata Turris si conferma indiscutibile anche nell’anno più buio, quello della radiazione da ogni campionato calcistico. Infatti, numerose sono state le iniziative per cercare di creare una squadra il prossimo anno.
Non ultimo il caso di Turris United, una vera e propria dimostrazione di affetto, passione e dedizione del popolo corallino, tuttavia ora la palla passa alle istituzioni, agli imprenditori e a coloro i quali restano ancora nel cuore le sorti della Turris.
Nel 2026, l’augurio è quello di vedere di nuovo in campo la Turris, in qualsiasi categoria, in qualsiasi condizione; nonostante ciò, la tifoseria corallina ha già dimostrato la propria presenza e il proprio supporto incondizionato alla maglia.
