“Voglio contrarre l’HIV” il servizio shock de “Le Iene” che ha sconvolto l’Italia


Ci sono situazioni che lasciano l’amaro in bocca per la loro assurdità, crudeltà ed illogicità ai limiti della follia umana. Ogni giorno assistiamo a continue e ripetute storie di maltrattamenti, di violenza, di autolesionismo, di soprusi di ogni genere, in cui viene meno il rispetto che ogni essere umano dovrebbe avere nei confronti dell’altro. Tali situazioni, frutto della perversione, dello squilibrio mentale e dell’ignoranza umana, sono al limite del pensabile. Succede davvero di tutto.

Il servizio delle Iene, trasmesso durante la puntata di ieri sera, a cura di Nadia Toffa, è davvero sconcertante ed ai limiti della decenza. Esistono persone che desiderano, di loro spontanea volontà, contrarre il virus HIV, causa dell’AIDS, malattia gravissima che anni addietro ha causato la morte di milioni di persone. No, non si tratta di uno scherzo di cattivo gusto, di una candid camera o qualcosa del genere. È tutto vero e documentato. La visione del video lascia un immenso vuoto, uno sgomento ed una rabbia che non ha eguali. Com’è possibile tutto ciò? Come si può pensare di provare piacere facendo sesso non protetto, contraendo una malattia così grave e mettendo per sempre a repentaglio la propria salute? Anni ed anni di campagne di sensibilizzazione per l’uso del preservativo andrebbero persi così in un attimo? Milioni di persone hanno lasciato commenti sulla pagina Facebook delle Iene, esprimendo, attraverso parole crude e senza mezzi termini, tutta la loro indignazione. Si è scatenato un vero e proprio putiferio, stavolta per una giusta causa.

Chi ha lanciato questa folle moda? 

Attraverso una chat (per gay) tutti coloro che desiderano avverare il loro folle desiderio, possono entrare in contatto con persone sieropositive per fissare incontri durante i quali consumare rapporti sessuali senza prendere alcuna precauzione. Viene definito “sesso a pelle”. Le motivazioni? Provare finalmente piacere senza ostacoli, senza alcuna barriera, vivendo la propria vita sessuale al meglio, senza più preoccupazioni. Naturalmente queste spiegazioni sono del tutto insensate, assolutamente non convincenti e condivisibili. Questa nuova moda, proprio come se si parlasse di una linea di vestiti o di un nuovo paio di stivali, si chiama “Bugchasing” e finora era poco conosciuta ma ora come non mai sta letteralmente spopolando nel web. Ciò significa che tante persone sono attratte da questa pratica, più di quante si possa immaginare. Per entrare a far parte di queste comunità bisogna dimostrare di essere attivi da tempo su un sito d’incontri ma la richiesta talvolta può essere rifiutata dal gestore. Non è semplice dunque far parte di questo mondo perverso. Coloro che desiderano contrarre il virus vengono chiamati bug-chaser,  e coloro che lo “donano” gift-giver.

Un complice di Nadia Toffa si è presentato a due di questi incontri, durante i quali ha avuto un primo confronto con un uomo sieropositivo che, con estrema sincerità, gli ha spiegato tutti i contro del contrarre il virus, lasciandogli il libero arbitrio. Non lo ha forzato in alcun modo ad avere rapporti con lui, sottolineando il fatto che bisogna essere fermamente convinti di una scelta del genere. Il secondo ragazzo invece, con molta disinvoltura, ha parlato per tutta la durata dell’incontro dell’immenso piacere di avere rapporti sessuali con i sieropositivi senza preservativo. Secondo lui ci si sentirebbe finalmente liberi di vivere il rapporto in maniera “naturale”, entrando direttamente in contatto con l’altro. Il ragazzo ha inoltre affermato che ha paura di contrarre malattie come la sifilide e l’epatite ma non l’HIV. Davvero sconcertante. Solo una mente folle avrebbe potuto elaborare un pensiero del genere. È ovvio e scontato che, facendo una cosa del genere, si diventa schiavi per tutta la vita. Schiavi di una malattia che compromette per sempre il proprio stile di vita. Negli ultimi vent’anni la medicina ha fatto grandissimi passi in avanti, introducendo cure per l’AIDS che hanno ridotto notevolmente il numero delle morti dei pazienti affetti ma ciò non esula dalla gravità della malattia. I sieropositivi, per tutta la loro vita, devono prendere farmaci chemioterapici, i quali hanno molti effetti collaterali e che modificano addirittura il DNA, risultando quindi dannosi per l’organismo stesso. Bisogna inoltre smentire alcune assurde affermazioni degli “intervistati”: l’HIV non si contrae attraverso un bacio o toccando il proprio partner ma tramite sangue infetto e per via sessuale. Purtroppo alla radice del problema c’è una grande disinformazione, unita ad una bella dose di stoltezza ed ignoranza. Si sa che la disinformazione in tutti gli ambiti genera solo danni, in questo caso irreversibili, in quanto si sta parlando di salute.

Il complice si è poi finto sieropositivo ed è entrato in contatto con due ragazzi desiderosi di contrarre il virus. Uno dei due ha spiegato che ha deciso di ammalarsi perché è affascinato dalla trasgressione ma anche per una ragione affettiva: proverebbe più emozioni con una persona sieropositiva. Dopo aver contratto il virus, potrebbe finalmente beneficiare di queste “cose” e dovrebbe seguire “solo” una terapia e fare tre esami all’anno per controllare il suo stato di salute. La leggerezza con cui ha affrontato l’argomento è disarmante. La Toffa li ha poi incontrati per cercare di farli desistere dal proprio intento. Il secondo ragazzo, alla vista delle telecamere, l’ha insultata pesantemente, minacciandola di picchiarla e scappando a piede libero.

Alla fine del servizio, i conduttori della trasmissione, Ilary Blasi e Teo Mammuccari, hanno sensibilizzato l’opinione pubblica mostrando un preservativo, invitando tutti ad avere rapporti sessuali protetti. Un messaggio educativo che dovrebbe essere divulgato ovunque: nelle scuole, nelle piazze, nelle città, nelle associazioni, nelle comunità ed in qualsiasi luogo. Non si può permettere a menti folli di inculcare certi messaggi ai giovani. Usare precauzioni è un gesto d’amore e di rispetto verso sé stessi ed il proprio partner.

La salute è il dono più prezioso che si possa avere, un tesoro troppo grande per essere sprecato così. Ci sono bambini, in zone sottosviluppate e non solo, vittima di un triste destino: purtroppo nascono già malati da genitori sieropositivi e c’è ben poco da fare. E tante persone ogni giorno, in ogni parte del mondo, combattono con tutte le loro forze per scacciare questo male. Sacrificherebbero qualunque cosa pur di vivere ed invece altre si ammalerebbero con molto piacere. C’è una strana ed assurda contraddizione in tutto ciò, una logica che fa paura, che lascia interdetti e senza parole. Ogni parola sembra superflua e non adatta ad esprimere ciò che si prova di fronte ad una situazione del genere. Si è davvero perso del tutto quel piccolo briciolo d’umanità che è rimasto? L’essere umano ha davvero superato ogni limite?

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