Seviziò Vincenzo col compressore, a processo: “Volevo soltanto giocare”


Nel processo per l’assurda violenza subita da Vincenzo, il ragazzino di 14 anni che in un autolavaggio di Pianura venne seviziato con un compressore, i chirurghi che lo hanno operato hanno ricordato e raccontato in aula i momenti in cui il 14enne arrivò in ospedale in condizioni pietose, con delle lesioni interne gravissime accompagnate da innumerevoli rischi per la sua vita che era letteralmente appesa ad un filo.

Come riporta Il Mattino, Vincenzo ha subito nel suo corpo una vera e propria esplosione che poteva essere letale. La pressione del compressore era tra gli 8 e i 12 bar, un impatto devastante tanto che il 14enne, ribadiscono i medici, è vivo per miracolo.

Protesta per Vincenzo

I segni di quella violenza rimarranno indelebili sul suo corpo che dovrà sottoporsi ad un nuovo intervento chirurgico ma soprattutto nella sua mente e tra i ricordi di un adolescente al quale per colpa di qualcuno è cambiata totalmente la vita.

All’udienza Vincenzo ha avuto il coraggio di essere presente e di guardare negli occhi il suo aggressore: Vincenzo Iacolare, il 26enne accusato di violenza sessuale e tentato omicidio che continua invece a difendersi e definire il tutto come uno scherzo, dunque punta alla condanna per lesioni colpose e non volontarie, fatto che gli permetterebbe di avere una pena molto più lieve.


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