Roma punita per gli striscioni della vergogna

Striscione contro Antonella Leardi


Dopo gli striscioni offensivi di alcuni ultrà della Roma contro la mamma di Ciro Esposito, Antonella Leardi, esposti all’Olimpico durante la partita Roma – Napoli di sabato 4 Aprile, il Giudice sportivo ha deciso di prendere provvedimenti contro la tifoseria giallorossa.

“Si attesta che i sostenitori della squadra giallorossa collocati nel settore denominato curva sud, all’inizio della gara ed al 40° del primo tempo, esibivano quattro striscioni, dal tenore provocatoriamente insultante per la madre di un sostenitore della squadra avversaria, deceduto in drammatiche circostanze…scrive il Giudice all’interno della sentenza di condanna – …considerata la gravità di tale comportamento, idoneo ad acuire il clima di tensione tra le opposte tifoserie… delibera di sanzionare la Soc. Roma con l’obbligo di disputare una gara con il settore denominato ‘Curva Sud’ privo di spettatori

La sanzione verrà scontata il prossimo match casalingo, che la Roma giocherà il prossimo 19 aprile contro l’Atalanta.

Una conclusione che non soddisfa la famiglia Esposito, come dichiara il legale della LeardiAngelo Pisani, a Tele Club Italia:“È vergognoso. Ritengo che non sia possibile un affronto del genere nei confronti della memoria di Ciro, nei confronti della signora Leardi, ma anche del presidente Malagò e del Coni. Con questa decisione del giudice sportivo è come se non volessero dare un segnale di sportività e legalità. È un provvedimento che desta clamore. Quelli della Federcalcio dovrebbero dimettersi: devono solo far rispettare delle regole e delle leggi, ma questo non avviene mai. In alcuni casi, il giudice sportivo, non solo può squalificare le curve ma potrebbe anche decidere di punire la squadra con una penalizzazione


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