Napoli, emergenza baby gang: “La paranza non è finzione, è una realtà”


Napoli, una città con tanti pregi. Ottimo cibo, sole, mare, attrazioni turistiche. Eppure questa città non è mai stata perfetta, anzi spesso e volentieri si verificano episodi che sembrano gettare solo fango su di essa. Nelle ultime settimane il quadro della città non ha presentato colori tenui e sgargianti, ma colori scuri e loschi. La violenza la fa da padrona seminando paura e uccisioni nei quartieri.

Spesso è filtrata da fiction feroci in mezzo mondo, ma a volte la finzione, anche se violenta può svelare una realtà ancora più grottesca. Napoli è violenta e nelle ultime settimane l’accumulo di macchie nere di cronaca è stato impressionante. Le vediamo in televisione, le leggiamo sui giornali, sui social e sui giovani, protagonisti indiscussi di una violenza che scaturisce dal male di vivere.

Basta pensare all’aggressione ai baretti di via Chiaia ad opera di giovani, dove sono volati colpi di pistola in una serata apparentemente tranquilla, ad Arturo a via Foria che aspettava tranquillamente un bus, ma improvvisamente aggredito da un gruppo violento di ragazzini. Ma la lista è lunga, in questi giorni al Vomero si sono verificati accoltellamenti ai danni di ragazzini diciassettenni, attaccati da coetanei armati.

Una criminalità che vede come protagonisti sempre la stessa fascia di età, adolescenti e ragazzi poco più che ventenni. Un’aspra realtà, dove la criminalità organizzata la fa da padrona. Il numero delle stese e delle aggressioni è dunque da brivido. Napoli sembra assumere il ruolo di città dei giovani che sbagliano, che hanno una visione del presente distorta e che non sanno nemmeno cosa sia un futuro, perchè la maggior parte di essa non lo vede.

Così ecco un esercito di guerrieri della notte che provoca risse e aggressione per motivi futili per il semplice gusto di compiere un atto violento. Nemmeno la sera della vigilia di Capodanno si è fermata la scia di sangue e questa volta il protagonista brutalmente ferito è stato un bambino. Ma la domanda è quando finirà? Come porre rimedio a tutta questa violenza? Ma un fatto è nettamente chiaro i protagonisti sono sempre più giovani, un esercito di baby gang, giovani criminali, tutto ciò sembra essere una tappa iniziale di affiliazione al Sistema.

Come rende noto il mattino.it “La paranza dei bambini non è una invenzione giornalistica, ma un dato reale. C’è un problema soprattutto di prevenzione. Che a Napoli ci fosse una criminalità minorile particolarmente forte non l’abbiamo scoperto oggi, abbiamo verificato per esempio in passato come persino all’interno della camorra ci fossero tantissimi ragazzini. Le risposte devono venire dalla scuola e i momenti educativi devono fare la loro parte” ha dichiarato Raffaele Cantone presidente dell’Anac sull’argomento emergenza baby gang.


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