Ciro Esposito, spunta la seconda pistola: l’ha usata uno con il casco


Un nuovo testimone, un tifoso del Napoli, dà la sua versione sulla sparatoria del 3 Maggio in cui Ciro Esposito è stato gravemente ferito: anche un’altra persona sarebbe stata armata di pistola, ha sparato alcuni colpi in aria e indossava un casco integrale. Per gli inquirenti, tuttavia, resta De Santis colui che ha ferito Ciro, nonostante lo stub sia compatibile ma non positivo, circostanza che potrebbe essere la conseguenza del fatto che le pallottole utilizzate sono artigianali.

Questa testimonianza non è considerata rilevante dalla Digos e dalla Procura, che basano la propria ricostruzione sui video in loro possesso, ma delle eventuali perizie di parte, già annunciate di legali, potrebbero far luce su questo aspetto. In ogni caso l’arma di De Sanctis è passata attraverso molte mani, prime tra tutte quelle dei proprietari del Ciak 2000 che hanno soccorso Gastone, e le cui dichiarazioni allo stato attuale risultano contraddittorie.

Una pistola dunque, quella De Sanctis, da cui non è possibile raccogliere le impronte digitali poiché troppe persone l’hanno toccata, ma sulla quale possono essere condotte delle analisi sul DNA, i cui risultati possono spiegare qualcosa, e con cui sono compatibili tutti e 4 i bossoli ritrovati nel luogo dell’agguato. Se i bossoli sono soltanto 4, ciò vuol necessariamente dire che sono una pistola ha sparato, così come suggerisce il video di un tifoso azzurro consegnato agli inquirenti e dove si odono solo 4 colpi. Altri testimoni, però, raccontano che oltre a Gastone vi erano almeno altri otto individui ad attaccare i Napoletani, alcuni con casco integrale, e uno di essi secondo un tifoso avrebbe sparato colpi in aria. Qual è la versione che mette tutti d’accordo?


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