Voto di scambio nel Casertano: tra le promesse la Cresima a Pompei

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Maddaloni – Voto di scambio, con la promessa anche di ricevere la Cresima nell’ambito Santuario di Pompei. Detta così sembra anche simpatica, ma il quadro che emerge dall’inchiesta è nerissimo. Infatti, ben quattro persone sono agli arresti domiciliari per corruzione elettorale, aggravata dal metodo mafioso. A renderlo noto è il Corriere del Mezzogiorno.

Il nome che subito balza agli occhi è quello di Teresa Esposito, candidata alle comunali di giugno nella lista “Orientiamo Maddaloni” in appoggio al sindaco (poi eletto) di centrodestra Andrea De Filippo. Stando agli elementi raccolti dagli inquirenti, questo “orientamento” sembra esserci stato. Il sindaco De Filippo si ritrova iscritto nel registro degli indagati: la procura sta indagando su una presunta promessa ad un imprenditore di sfavorire un suo concorrente.

Insieme a Teresa Esposito sono stati arrestati anche la madre e due fratelli. I quattro arrestati avrebbero fatto promesse in denaro e di assunzioni in aziende municipalizzate, tutto per garantirsi un numero sufficiente di voti. Tra le promesse, inoltre, anche la possibilità per 9 maddalonesi di ricevere il sacramento della Cresima nell’affascinante santuario della Madonna di Pompei, senza partecipare ad alcun corso.

Il piano degli arrestati, però, non sarebbe andato a buon fine, visto che Teresa Esposito pur ottenendo 297 voti non è stata eletta. La mancata elezione avrebbe scatenato l’ira funesta della famiglia, pronta a vendicarsi contro i “traditori” che non avevano compiuto il proprio “dovere“.

Se questo, per ora, è l’impianto accusatorio, sarà il processo che dovrà svolgersi ad accertare i fatti e le eventuali responsabilità delle persone coinvolte.


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