Omicidio Materazzo, il fratello condannato all’ergastolo: “L’ha ucciso lui”


Dopo la richiesta della pena detentiva perpetua chiesta per Luca Materazzo, imputato al processo in corso a Napoli con l’accusa di essere l’assassino del fratello Vittorio, oggi la prima sezione della Corte di Assise di Napoli (presidente Giuseppe Provitera) giunge al termine di un caso estremamente complesso.

Dopo che il Pubblico Ministero Francesca De Renzis aveva formulato la propria richiesta all’organo giudicante, pretendendo l’ergastolo per l’imputato e chiedendo che non gli venissero riconosciute le attenuanti generiche del caso, l’avvocato della difesa, Bruno Cervone, aveva al contrario richiesto che gli venissero riconosciute, affermando: “Questo processo nasce come un processo indiziario e muore essendolo ancora di più”.

Il giudice, al termine dell’accorata arringa difensiva durata all’incirca due ore, ha accolto però le richieste della pubblica accusa, condannando alla pena detentiva a carattere perpetuo Luca Materazzo, 38 anni, unico imputato al processo di primo grado, per l‘omicidio del fratello Vittorio, l’ingegnere ucciso in maniera cruenta la sera del 28 novembre 2016 in via Maria Cristina di Savoia a Napoli, davanti alla sua abitazione.

La sentenza, che arriva nel giorno del 38esimo compleanno di Luca Materazzo, lo condanna altresì anche al risarcimento delle parti civili costituite in giudizio.


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