Crollo Ponte Moranti, 3 persone arrestate e 6 sospese: “I dossier sono falsi”


Tre arresti domiciliari e sei misure interdittive: queste le misure prese dai magistrati nell’ambito dell’inchiesta bis che ha messo sotto la lente di ingrandimento i report sulle condizioni di cinque viadotti sotto la gestione di Autostrade per l’Italia.

Secondo il gip Angela Nutini, che ha firmato la richiesta avanzata dal pm Walter Cotugno, queste nove persone avrebbero alterato i dossier ammorbidendo le conclusioni sulla condizione dei viadotti. In pratica, avrebbero affermato che il loro stato era migliore di quanto fosse in realtà.

L’inchiesta è partita dopo il crollo del Ponte Morandi avvenuta il 14 agosto 2018, una tragedia in cui hanno perso la vita 43 persone. I dossier ritenuti falsi, invece, riguardano infrastrutture disseminate in varie zone dello stivale. Secondo gli inquirenti i fascicoli erano pressoché di routine, dunque non rispondenti alla realtà.

Ai domiciliari sono finiti Massimiliano Giacobbi (Spea), Gianni Marrone (direzione VIII tronco) e Lucio Torricelli Ferretti (direzione VIII tronco). Maurizio Ceneri, Andrea Indovino, Luigi Vastola, Gaetano Di Mundo, Francesco D’antona e Angelo Salcuni sono stati sospesi dai pubblici servizi per 12 mesi in quanto tecnici e funzionari di Spea e Aspi.


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI