Coronavirus, attenzione alla truffa del tampone: entrano in casa e la svaligiano


Nel momento del dramma nazionale, quando a Bergamo è l’esercito a doversi occupare delle salme e il Sud rischia il collasso, c’è chi approfitta della debolezza e delle paure del prossimo. Da Bacoli giunge la segnalazione della truffa del tampone: alcuni individui si fingono uomini della Protezioni Civile e, con la scusa di dover effettuare il test a domicilio per coronavirus, svaligiano gli appartamenti. La vittima designata, ovviamente, è costituita dagli anziani.

A scriverlo è il sindaco Josi:

“Molti anziani di Bacoli, in queste ore, stanno ricevendo chiamate da presunti volontari della Protezione Civile che si propongono per realizzare, a domicilio, tamponi per scoprire se si è positivi al Coronavirus. Sono dei farabutti, dei delinquenti. Mossi dall’intento di entrare a casa dei più deboli, per rubare ogni cosa. Invito a contattare immediatamente le forze dell’ordine. Per arrestarli. Sbatterli in galera. Mi rivolgo a tutti voi per aiutarmi a diffondere questo messaggio. Ed, in particolare, scrivo a chi ha genitori o parenti anziani che vivono da soli. Fategli una chiamata per informarli di questo tentativo di truffa, di furto. Evitiamo che questi malfattori possano farla franca. Insieme, sconfiggeremo anche loro”.


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