Maxi sequestro di generi alimentari: 800 chili di alimenti, 72 litri di vino e 2400 mascherine


Maxi sequestro di generi alimentari e non solo: controlli serrati quotidiani, in città e nella provincia, con la preziosa collaborazione dei militari delle stazioni del Comando Provinciale di Napoli da parte dei Carabinieri del Nas di Napoli. Ingenti i sequestri: oltre 800 chili di alimenti irregolari, 72 litri di vino e 2400 mascherine di protezione anti-contagio.

In città sono state ispezionate decine di aziende e attività commerciali. In un panificio di Strada comunale dei Cavoni, sequestrati 30 chili di prodotti da forno privi di indicazioni sulla tracciabilità. Riscontrate anche carenze igienico sanitarie nei suddetti luoghi. Nel quartiere di Barra, in una salumeria, sequestrati 72 litri di vino bianco privi di indicazione sulla tracciabilità.

In provincia moltissime attività controllate. Nella cittadina di Quarto sequestrati 20 chili di prodotti tra pane, panini e misto salumi esposti in un supermercato senza informazioni sull’origine e la filiera produttiva. Una farma-sanitaria di Pomigliano D’Arco, invece, è stata sanzionata perché aveva posto in vendita alimenti per neonati privi delle indicazioni sull’impresa fornitrice e sulla tracciabilità: 10 i chili di prodotti sequestrati in totale.

Nel comune di Ercolano sono state sequestrate 1800 mascherine facciali “made in China” in un ingrosso farmaceutico senza marchio CE e poste in commercio nonostante la procedura INAIL in deroga avesse dato esito negativo. Erano pubblicizzate come presidio anti-Covid pur essendo soltanto maschere anti-polvere.

Ancora mascherine sequestrate a Nola: in un’impresa ubicata all’interno dell’interporto venivano vendute oltre 600 mascherine lavabili formato “bambini” con etichettatura errata sulle informazioni utili alla valutazione e alla prevenzione dei rischi derivanti dall’uso del prodotto.

Nello stesso comune i carabinieri del NAS hanno posto sotto sequestro 20 chili di alimenti tra biscotti, pastiere, frutta secca, formaggi vari e legumi sprovvisti di dati utili a ricostruirne l’origine e il luogo di produzione. Sanzioni anche per carenze strutturali del laboratorio di produzione e mancato aggiornamento del sistema di monitoraggio previsto dal manuale HACCP.

I militari hanno sequestrato, inoltre, 12 chili di misto salumi in vaschette sottovuoto privi di indicazioni sulla filiera di produzione,  esposti in un attività commerciale di Grumo Nevano. A Crispano 400 i chili di preparati e prodotti carne sequestrati in un’attività di sezionamento di carni bianche: erano privi di informazioni utili a garantirne la rintracciabilità alimentare.

Il titolare di un minimarket di Castellammare di Stabia è stato sanzionato perché nella sua attività erano posti in vendita 82 chili di alimenti vari privi di indicazioni sulla tracciabilità. Nel corso della verifica igienico-sanitaria sono state rilevate carenze strutturali del punto vendita ed è stato riscontrato l’utilizzo a uso alimentare di uno spazio non registrato sanitariamente.

Ancora mancanza di tutte le indicazioni sulla tracciabilità alla base di un sequestro effettuato sempre dai Nas di Napoli a San Giuseppe Vesuviano: in un’industria dolciaria locale sono stati sequestrati 260 chili di confetti.


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