Napoli, ha i sintomi del Covid ma è legionella: 59enne in fin di vita


Una vicende surreale che vede protagonista un operaio edile napoletano di 59 anni. L’uomo è ricoverato al Monaldi, in condizioni disperate, per una patologia che aveva tutte le caratteristiche dell’infezione da coronavirus, ma si è rivelata poi essere la legionella.

Secondo quanto riporta Il Mattino, il paziente soffriva già di bronchite cronica, essendo un ex fumatore. La comparsa dei primi sintomi risale a oltre 10 giorni fa. L’operaio ha chiamato il medico di famiglia accusando a tosse e qualche linea di febbre, che in seguito è diventata una febbre persistente.

Come da prassi, l’uomo è stato sottoposto al tampone, risultando negativo al covid. Il 59enne, a quel punto, ha cominciato una terapia antibiotica che tuttavia non ha dato frutto, ed è arrivato al Cotugno in condizioni cliniche difficili.

Qui l’uomo è stato ricoverato in terapia intensiva e sottoposto a un secondo tampone, anch’esso con esito negativo. Il paziente è stato quindi intubato per una grave sindrome da distress respiratorio, e la Tac ha evidenziato i segni di una grave polmonite interstiziale bilaterale, tipica dell’infezione da coronavirus.

A gettare luce sulla condizione clinica dell’uomo è stato un test molecolare, effettuato sui muchi ricavati dal lavaggio bronchiale. Il test molecolare, un metodo di estrema precisione, è risultato negativo per il coronavius ma positivo per la legionella.

Le condizioni del paziente sono critiche. L’unità rianimativa del Monaldi si è ritrovata costretta a ricorrere all’Ecmo: una tecnica di circolazione extracorporea, per cui le funzioni di cuore e polmoni vengono temporaneamente affidate a un macchinario esterno. Una manovra estrema, questa, che si spera possa salvare la vita dell’uomo.


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