Disabile con il Covid violentata e messa incinta: lo stupratore ha confessato


Ha confessato lo stupratore della ragazza gravemente disabile, violentata lo scorso aprile all’Irccs Oasi di Troina di Enna. Si tratta di un uomo di 39 anni, operatore socio-sanitario che ha approfittato del lockdown per abusare della donna, in quel periodo positiva al coronavirus.

La struttura a marzo era stata dichiarata zona rossa, così il 39enne aveva chiesto alla direzione il permesso di accedervi per aiutare i colleghi, vista la scarsità di personale. Ad inizio aprile è stato impiegato nel reparto dove erano stati trasferiti i soggetti positivi al Covid-19, tra cui la ragazza disabile, la quale purtroppo ha subìto un arresto dello sviluppo durante i primi anni di vita. L’uomo, approfittando dell’assenza dell’infermiere professionale, si è spogliato della tuta di protezione e ha consumato il rapporto sessuale.

Il fatto è venuto alla luce grazie alla conseguente gravidanza. I sanitari, infatti, hanno notato che la ragazza era ingrassata e avevano attribuito il fatto all’alimentazione, tuttavia in seguito ad alcuni accertamenti è risultato il suo stato. È attualmente al settimo mese circa di gravidanza.

La struttura ha dunque avviato un’indagine interna, mentre i familiari, messi a conoscenza, hanno allertato le Autorità. Gli inquirenti hanno così interrogato i dipendenti della struttura, fin quando hanno ottenuto la confessione da parte dell’uomo di 39 anni, il quale aveva mostrato incertezze nel fornire le proprie risposte. Egli è ora accusato di violenza sessuale aggravata dalla circostanza di averla consumata su una donna disabile, nel momento in cui era a egli affidata.


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