Pestaggi in carcere, parla la direttrice Palmieri: “È stato solo un evento isolato”


Sono ormai virali i filmati che raffigurano alcuni uomini della Polizia Penitenziaria pestare i detenuti del carcere di Santa Maria Capua Vetere. Era il 6 aprile 2020, in pieno lockdown e con una pandemia appena scoppiata. Dopo la diffusione dei video, misure cautelari sono state prese nei confronti dei 52 agenti coinvolti. E, a seguito di ciò, ha deciso di parlare anche la direttrice del carcere Elisabetta Palmieri.

Il clima all’interno del carcere dopo le misure cautelari è molto teso. Ma gli agenti vengono a lavorare responsabilmente. Li abbiamo esortati a non mollare. Questo è l’unico modo per dimostrare che se si è verificato quell’episodio di violenza, si è trattato di un evento assolutamente isolato che non può macchiare la vera immagine dell’istituto di Santa Maria Capua Vetere.” Spiega la direttrice durante un’intervista al Corriere del Mezzogiorno.

Le motivazioni che hanno portato a ciò possono essere tante. Il giorno precedente era scoppiata una forte protesta da parte dei detenuti, appena avevano appreso del primo caso di infezione da Covid registrato all’interno del carcere. Avevano occupato alcune sezioni. Si erano barricati all’interno di esse. Ciò non giustifica il pestaggio e le immagini sono agghiaccianti, però bisogna anche dire che in quel periodo gli agenti di custodia sono stati sottoposti a turni davvero massacranti.

Inoltre, nell’ordinanza si parla di una spedizione organizzata con ordini dall’alto. La direttrice Palmieri ha spiegato che c’è stato un intervento per effettuare una perquisizione straordinaria dopo quanto avvenuto il giorno precedente con le rivolte. E, nonostante nell’ordinanza si faccia riferimento anche a dei tentativi di depistaggio, la direttrice dice che “è tutto da dimostrare”.


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