Incidente Capri, Emanuele non è morto per un malore: “Lesioni multiple agli organi toraco-addominali”


Capri – I primi accertamenti escludono il malore come causa del decesso di Emanuele Melillo, l’autista di 33 anni alla guida del bus che è precipitato a Marina Grande venerdì scorso. L’avvocato Giovanna Cacciapuoti, legale nominato dalla famiglia della vittima, ha reso noti all’Ansa i risultati degli accertamenti preliminari.  “Dagli accertamenti eseguiti è emerso che le cause del decesso sarebbero riconducibili a lesioni multiple agli organi toraco-addominali: al momento, quindi, sembrerebbe escluso che il decesso sia stato causato da un malore o da una patologia”.

Morte di Emanuele Melillo: l’autopsia

Gli esami sul corpo di Emanuele sono stati effettuati tra le 13 e le 15 della giornata di ieri al Policlinico Federico II di Napoli, che detiene in custodia la salma la quale non può ancora essere consegnata alla famiglia per i funerali. L’avvocato, infatti, aggiunge che  “Ad ogni modo, bisogna attendere l’esito degli esami istologici al cuore e al cervello, e di quello tossicologico, per avere un quadro più chiaro”. Quando tutti gli esami autoptici saranno conclusi il corpo di Emanuele verrà messo a disposizione dei familiari che hanno già deciso per la cremazione.

Le condizioni degli altri feriti

Le condizioni di salute degli altri feriti nel frattempo sono migliorate. Sono per un paziente la prognosi resta riservata, mentre due sono stati dimessi e dieci sono sotto osservazione. Tutti erano stati trasferiti all’Ospedale del Mare di Napoli.


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