Bimbo morto a Torre, fermata la mamma con l’accusa di omicidio: temeva che il figlio avesse un ritardo mentale

TG3


Spuntano nuovi retroscena sulla tragedia di Torre del Greco che ha portato alla morte, per annegamento, di un bambino di soli 2 anni: dopo quattro ore di interrogatorio è stata fermata la madre e l’ipotesi di accusa dei magistrati di Torre Annunziata è di omicidio.

Torre del Greco, morte bambino: fermata la madre

Già le prime ricostruzioni non escludevano l’ipotesi di tentato suicidio della madre che avrebbe deciso di togliersi la vita insieme al bimbo. Alcuni soccorritori hanno raccontato di essersi gettati in acqua per salvare il piccolo che, purtroppo, già non dava più alcun segno di vita. Quanto alla madre avrebbe spiegato loro di esser rimasta vittima di una rapina.

Nel corso dell’interrogatorio, tuttavia, stando a quanto rende noto ‘Il Corriere del Mezzogiorno’, la donna avrebbe confessato di temere che il figlio fosse affetto da ritardo mentale anche se il procuratore capo Nunzio Fragliasso precisa che “non vi fosse alcuna conferma in tal senso dal punto di vista sanitario”.

La 40enne è stata riportata in salvo mentre per il piccolo non c’è stato nulla da fare. Il primo a gettarsi in mare sarebbe stato un uomo, probabilmente il padre, seguito dai ragazzi allarmati dalle urla. Proprio loro hanno raccontato di aver raggiunto il piccolo quando il suo cuore aveva ormai smesso di battere.


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