Boscotrecase, sparato dopo una lite per soldi: la confessione del presunto killer


L’omicidio avvenuto ieri a Boscotrecase non sarebbe avvenuto per fini camorristici ma per motivi di natura personale: come raccontato dal presunto assassino, Gaetano Ariosto sarebbe stato ucciso al culmine dell’ennesima lite sfociata tra i due per questioni economiche. A renderlo noto è ‘Sì Comunicazione’.

Omicidio Boscotrecase: la confessione del presunto assassino

Ariosto, 49enne residente a San Giovanni a Teduccio, era già noto alle forze dell’ordine. Era fratello di Pasquale Ariosto, considerato vicino al boss oggi in carcere Roberto Mazzarella e condannato in passato per l’omicidio di Luigi Mignano, avvenuto nell’aprile del 2019, noto come ‘omicidio dello zainetto’.

Nel pomeriggio di ieri, all’interno di un cantiere edile di Boscotrecase, l’uomo è stato freddato con un colpo di pistola. Circa un’ora dopo il delitto, si è presentato in caserma l’uomo che lo avrebbe ucciso confessando di aver sparato dopo aver litigato, per l’ennesima volta, con la vittima per motivi economici. 

Si tratta di un imprenditore, titolare di una ditta edile dove probabilmente la vittima lavorava saltuariamente, che stava trasformando quel locale da mini-market a mensa. Stando a quanto emerso, non è escluso che proprio quei lavori, portati avanti da mesi, avrebbero scatenato non pochi diverbi tra le parti.

Nella serata di ieri il pubblico ministero ha firmato il decreto di fermo nei confronti dell’uomo. Intanto sul caso continuano ad indagare i Carabinierei della compagnia di Torre Annunziata, cercando di ricostruire l’esatta dinamica della vicenda e i motivi che avrebbero spinto l’uomo a stroncare la vita di Ariosto.


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