Napoli, precipita dal tetto della piscina: muore operaio di 48 anni, lascia due figli


Non ce l’ha fatta Walter Carbone, l’operaio di 48 anni caduto nel vuoto durante un sopralluogo presso la piscina comunale di Secondigliano nella giornata di ieri. Questa mattina è deceduto all’ospedale Cardarelli di Napoli. Ad annunciarlo è Flavia Sorrentino, vicepresidente del Consiglio comunale di Napoli.

Walter Carbone, morto l’operaio precipitato dal tetto della piscina di Secondigliano

Il 48enne stava effettuando un sopralluogo sul tetto della piscina comunale quando, nella mattinata di ieri, è precipitato da un’altezza di 12 metri. L’uomo è stato trasportato d’urgenza in ospedale e le sue condizioni sono apparse sin da subito gravi.

Di qui gli appelli di preghiera lanciati sui social da amici e conoscenti in apprensione per le sue condizioni di salute. Questa mattina, tuttavia, intorno alle ore 12:00, dopo ore di agonia, il cuore di Walter ha smesso di battere. L’uomo, originario di Volla, lascia una moglie e due figli.

Subito dopo la tragedia, sul posto sono giunti i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Napoli. Sulla vicenda è stata avviata un’indagine per accertare le esatte dinamiche dell’incidente che ha causato la morte del 48enne facendo luce su eventuali responsabilità.

Si tratta dell’ennesima vittima di un incidente sul lavoro. Soltanto poche settimane fa era stato Antonio, un giovane di 25 anni, a perdere la vita precipitando in un fosso mentre percorreva un sentiero sterrato a bordo di un trattore che si è ribaltato finendogli addosso.


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