Napoli, ragazza trans si toglie la vita a 19 anni. Vittima di bullismo ed emarginazione

Ragazza trans si toglie la vita a Napoli a causa di bullismo ed emarginazione


Chiara, una ragazza transgender, si è tolta la vita nella sua casa di Napoli. La giovane avrebbe maturato la decisione a causa del bullismo e dell’emarginazione di cui era vittima fin dal momento in cui ha scelto di esprimere la propria identità femminile, la sua vera identità. A dare la notizia è stato il Gay Center di Roma, associazione che è la “casa di tutte le persone LGBT+” e promuove iniziative per il benessere e i diritti di omosessuali e transessuali. L’associazione è sempre a disposizione di chiunque abbia bisogno di essere ascoltato, voglia avere delle parole di conforto o un aiuto.

Ragazza transgender si toglie la vita a Napoli: vittima di bullismo ed emarginazione

Aveva 17 anni Chiara quando si è rivolta per la prima a Gay Help Line. “‘A volte mi chiedo cosa c’è di male?’ aveva raccontato ai nostri operatori” – scrive su Facebook Gay Center, che continua – “I problemi a casa, la scuola che aveva dovuto lasciare per proteggersi dai bulli, il rifiuto violento di chi in strada continuava ad additarla: Gay Help Line l’ha aiutata a presentare denuncia tramite l’OSCAD. Eppure l’assenza di protocolli di protezione e allontanamento immediato dagli autori delle violenze, rendono il percorso della giustizia ancora più lungo ed estenuante. Secondo l’ultimo rapporto dell’agenzia dei diritti fondamentali l’incidenza di autolesionismo e suicidio tra ragazzi Lgbt+ è doppia rispetto a quella tra i coetanei. L’associazione si unisce al cordoglio dei cari”.

Come chiedere aiuto

Chiunque può avere pensieri di suicidio, la cosa fondamentale è non sottovalutarli né fingere di non averli. A volte si fa fatica a vedere una via d’uscita a problemi che sembrano enormi, ma è non mai così: a tutto c’è rimedio e si deve sempre essere ottimisti. Per questo bisogna chiedere aiuto, ai propri familiari, amici o affidarsi ad esperti come Telefono Amico. Inoltre è possibile far riferimento agli psicologi presenti nelle Asl della Regione Campania.

Il commento dell’Assessore alle Pari Opportunità Emanuela Ferrante

“È una vera tragedia, constatare che ancora oggi, nel 2022, un diciannovenne possa suicidarsi per questioni legate all’identità di genere ci dimostra che c’è ancora tanta strada da fare – il commento dell’Assessore alle Pari Opportunità, Emanuela Ferrante –Questa amministrazione è molto sensibile al tema. Non a caso Napoli è stata la prima città ad inaugurare una casa comunale per accogliere le persone LGBTQI. Inoltre nei prossimi giorni approveremo in giunta una delibera per istituire un osservatorio comunale sulla realtà LGBTQI per il contrasto all’omotransfobia”.

“Senza contare l’enorme lavoro svolto insieme a tutte le associazioni che sul territorio rappresentano un presidio permanente di contrasto alle discriminazioni di genere. L’obiettivo primario di questa amministrazione è quello di garantire pari dignità e tutela, a tutte le persone, indipendente dal sesso e dall’orientamento sessuale”.


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