Nella serata di ieri, a Campobello di Mazara (Trapani), i carabinieri del Ros hanno arrestato Andrea Bonafede, l’uomo che avrebbe “prestato” la sua identità a Matteo Messina Denaro, il capomafia ricercato da oltre 30 anni che è stato catturato la scorsa settimana.

Arrestato Andrea Bonafede: il prestanome di Messina Denaro

Dalle indagini svolte dalla polizia giudiziaria, nelle ore immediatamente successive all’arresto del boss, sarebbe emerso che Bonafede “ha consapevolmente ceduto la propria identità a Matteo Messina Denaro e gli ha consentito di preservare il proprio status di latitante e, conseguentemente, di continuare a ricoprire il proprio ruolo direttivo dell’associazione mafiosa”.

Bonafede, arrestato con l’accusa di associazione mafiosa, avrebbe ceduto al latitante il suo documento d’identità che Messina Denaro avrebbe usato per accedere, sotto falso nome, alle strutture ospedaliere per sottoporsi alle cure oncologiche di cui necessitava. Con il nome di Andrea Bonafede, il latitante si era sottoposto anche ad un’operazione chirurgica destinata alla rimozione del tumore maligno presso la clinica La Maddalena di Palermo.

Avrebbe, inoltre, acquistato per conto del boss, un appartamento situato in Campobello di Mazara, uno dei “covi” sicuri in cui poter trascorrere la sua latitanza, oltre a due automobili necessarie per i suoi spostamenti. Durante l’interrogatorio, Bonafede avrebbe ammesso di aver ceduto il suo documento a Messina Denaro e di aver acquistato un a suo vantaggio un’unità immobiliare.