Abbandona rifiuti con un biglietto d’amore: “Mi manchi da morire”. Il sindaco glieli porta a casa

Spazzatura abbandonata a Bacoli, con bigliettino d'amore


A Bacoli riportano la spazzatura a casa di chi l’ha sversata nell’ambiente. Lo ha annunciato il sindaco Josi Gerardo Della Ragione con un post su Facebook con tanto di immagini allegate. Una serie di foto che ritrae il cumulo di rifiuti lasciato sul ciglio della strada e dove sono state ritrovate le informazioni necessarie a risalire al responsabile, oltre ad un dolce bigliettino d’amore con su scritto “Per te. Mi manchi da morire”.

Biglietto d’amore tra i rifiuti abbandonati: il sindaco glieli riporta a casa

“Te lo stiamo riportando a casa! A Bacoli abbiamo pure gli incivili romantici – scrive Josi Della Ragione – Un barbaro ha scaricato questo scempio in strada. Lo abbiamo scoperto. E, tra i rifiuti, è uscito fuori anche un bigliettino mieoloso. “Per te. Mi manchi da morire”. Con tanto di cuoricino. Quanta dolcezza. Lo saremo anche noi. Perché anche tu “ci manchi da morire”. Incivile. Per questo, ti stiamo riportando la spazzatura a domicilio. E ci siamo permessi di aggiungere, in allegato, un bel verbale ed una denuncia per reati contro l’ambiente”.

“Questa piccola discarica ha davvero dell’incredibile – prosegue il sindaco – Perché bastava che il vandalo di turno percorresse in auto altri pochi metri, ed avrebbe raggiunto il centro di raccolta della Flegrea Lavoro, a Cuma. In un comune in cui superiamo il 90% di raccolta differenziata ed in cui raccogliamo i rifiuti porta a porta. Forse gli dava troppa fatica. No problem. Ci pensiamo noi ad allietarti questo sabato mattina. Ringrazio il Centro Ittico Campano. Ringrazio le Guardie Ambientali. Ringrazio la Flegrea Lavoro. Via Spiaggia Romana non sarà mai più la pattumiera di Bacoli. Insieme, siamo più forti. Una denuncia alla volta. Un verbale alla volta, a chi sporca la nostra città. Non vi daremo tregua. “Col cuore!””.

Le battaglie di Josi Gerardo Della Ragione

Si tratta dell’ennesima azione simbolica di Josi Della Ragione, sindaco apprezzato non solo dai bacolesi ma da tanti estimatori in giro per l’Italia. Tra le tante iniziative, quella che l’ha reso noto è soprattutto la battaglia contro i gestori dei lidi privati che perquisiscono le borse frigo e gli zaini delle persone prima di farli accomodare in spiaggia. Il primo cittadino ha così diffidato i gestori dei lidi, invitandoli a desistere da avere tale comportamento per incorrere in denunce

“Trovo intollerabile vietare l’ingresso in spiaggia di bottiglie d’acqua – furono le parole di Josi Gerardo della Ragione – Trovo intollerabile perquisire, all’ingresso dei lidi balneari, le borse frigo delle famiglie per impedire l’accesso ai lettini di panini preparati da casa. Chi gestisce uno stabilimento balneare non è il padrone. Non è proprietario di nulla. È il concessionario di un bene demaniale. Sia chiaro, lo ripeto meglio. Non è il padrone di nulla. Ma gestisce un patrimonio pubblico, per un tempo”.

Perché la spiaggia è di tutti – il prosieguo dell’intervento – Perché il mare è di tutti. Ho profondo rispetto per quegli imprenditori che, con passione e nel rispetto delle regole, investono sui beni demaniali. Per chi li valorizza. Ho rispetto per chi paga le tasse. Ho rispetto per chi garantisce contratti regolari ai lavoratori. Ho rispetto per chi assicura la tutela dei più basilari diritti dei bagnanti. Per loro, e ne conosco tanti, tutta la mia stima. Perché fare l’imprenditore, soprattutto in questi tempi, non è semplice. Perché continueremo ad accogliere a braccia parte tutti coloro che vogliono investire nella nostra città, rispettando il paradiso in cui si trovano“.

Poi esiste chi pensa di aver comprato, con quattro soldi, la sabbia. Poi esiste chi tratta i lavoratori come schiavi. Chi li umilia, chi li sottopaga. Poi esiste chi incassa, senza pagare i tributi locali. E chi è giunto al punto da sentirsi proprietario. Tanto da arrogarsi il diritto di vietare l’ingresso in spiaggia di una bottiglia d’acqua. Con tanto di perquisizioni all’ingresso. È paradossale. Questa categoria di prenditori di beni pubblici non è gradita a Bacoli. Dovete togliere il disturbo. Siete la rovina della nostra terra. E non ci interessano i vostri piaceri. Non ci interessano i vostri voti. Stiamo inviando lettere di diffida, affinché la si smetta con queste pratiche intollerabili. I beni demaniali sono beni di tutti. Gestirli, deve rappresentare un grande onore. È finita l’epoca dei prenditori, nel nostro paese. È finita un’epoca nefasta. Basta. Voltiamo pagina. Un passo alla volta”.


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