Filippo Turetta sarà spostato nel reparto “protetti”: di notte dorme tranquillo, vuole studiare

Filippo Turetta


Filippo Turetta desidera studiare e dorme tranquillo, pur se con l’aiuto degli ansiolitici. Il ragazzo di 21 anni accusato di avere ucciso Giulia Cecchettin ha trascorso la seconda notte nel carcere di Verona: il giovane sarà presto trasferito nel reparto “protetti”, ma nel frattempo parla molto con il compagno di cella ed ha chiesto dei libri al cappellano. Chiede se in carcere potrà studiare.

Filippo Turetta in carcere dorme tranquillo e chiede di studiare

Stando alle poche notizie che fuoriescono dal carcere di Verona, Filippo Turetta, attualmente detenuto nel reparto di infermeria, sarebbe in buone condizioni di salute. Scosso ma tranquillo, anche se prima di andare a dormire la sera chiede che gli vengano somministrati degli ansiolitici. Di mattina fa colazione. Ieri ha parlato venti con fra Alberto, il cappellano del penitenziario, al quale ha chiesto di potere avere alcuni libri. Si sta ambientando nel suo nuovo habitat.

Turetta incontrerà l’avvocato e sarà decisa la linea difensiva

Nelle prossime ore Turetta incontrerà nuovamente il proprio avvocato. Il legale avrà la possibilità di accedere agli atti depositati dalla procura e cominciare così ad impostare la difesa: quasi sicuramente si opterà per l’infermità mentale, certamente si cercherà di scongiurare le aggravanti della crudeltà e della premeditazione, anche se gli inquirenti hanno scoperto che il ragazzo avrebbe acquistato del nastro adesivo qualche giorno prima di uccidere Giulia Cecchettin.

Venerdì l’autopsia sul corpo di Giulia Cecchettin

Un’altra possibile strada è quella di una collaborazione alle indagini da parte di Filippo Turetta, viste le prove schiaccianti a suo carico. In questo modo l’avvocato potrebbe riuscire ad ottenere un regime meno duro e soprattutto una pena meno severa, in primis evitare l’ergastolo, sempre ammesso che si riesca a convincere il giudice. Venerdì 1 dicembre alle ore 9.00 invece sarà effettuata l’autopsia presso l’Istituto di Medicina legale dell’università di Padova, grazie alla quale sarà stabilità la sequenza dei colpi inferti a Giulia Cecchettin e verosimilmente emergeranno dettagli ulteriori ed utili a comprendere la dinamica del delitto, elementi che potranno suggerire anche se l’omicidio sia avvenuto in virtù di una premeditazione o in base ad una decisione del momento.


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