Terra dei Fuochi e tumori: “Screening sulla cittadinanza”


Dopo il tam tam mediatico scaturito in seguito alla desegretazione dell’audizione di Carmine Schiavone, l’attenzione mediatica sulla Terra dei Fuochi ora è massima. Lo studioso e medico Antonio Giordano spiega riguardo l’emergenza sanitaria in cui è vittima l’area della Terra dei Fuochi, che “il 60 per cento della popolazione coinvolta, sarà colpita da cancro o da altre patologie gravi. Sei abitanti su dieci, una cifra speventosa: un genocidio.” Per questo il medico, ha lanciato una proposta di screening per la popolazione residente nelle zone colpite dall’emergenza veleni, i tratterebbe di un minibiochip. A tal proposito il sito Napolitoday.it scrive:

Terra dei Fuochi ed aumento delle patologie tumorali: il professore Antonio Giordano, direttore dello “Sbarro Institute for Cancer Research” della Temple University di Philadelphia e coautore del libro “Campania terra di veleni”, lancia un’idea per lo screening della popolazione residente nelle aree colpite da avvelenamento da rifiuti tossici.

Si tratterebbe di minibiochip in tessuti umani, ha spiegato Giordano all’Adnkronos Salute, di cui il ricercatore ha anche parlato in un convegno in Usa. Questi dispositivi sarebbero in grado di identificare ‘marker’ per patologie tumorali.

Proprio Giordano, aveva lanciato tempo fa l’allarme sullo stato di salute (presente e futuro) della popolazione residente nella Terra dei Fuochi, spiegando che, a suo parere, nei prossimi anni il rischio di ammalarsi di patologie gravi riguarderà 6 abitanti su 10.


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