Video. Ennesimo crollo a Chiaia: sfiorata la tragedia


A Napoli il maltempo sembra non voler accennare a una tregua: la fortissima pioggia e il vento incessante hanno provocato l’ennesimo e gravissimo crollo nei pressi del quartiere Chiaia, lungo i gradoni di Santa Maria Apparente (collegamento tra Corso Vittorio Emanuele e Via Palizzi – ndr). Il crollo avvenuto stamane verso le ore 6.40 ci è stato segnalato da Francesco Emilio Borrelli dei Verdi, che giunto sul posto assieme ai Vigili del Fuoco e alla Polizia Municipale, ha subito provveduto a filmare l’accaduto chiedendo ai cittadini ivi residenti ulteriori informazioni.

Dal Comunicato Stampa diffuso, secondo i testimoni che hanno avuto grande paura si è sentito un forte boato e poi sono collassate le scalinate. “Meno male che nessuno si è fatto male” hanno dichiarato tirando un sospiro di sollievo, “Se il cedimento non fosse avvenuto così presto ci saremmo trovati dinnanzi a una tragedia”. La causa andrebbe da ricercare nella forte pioggia di questi giorni, anche se alcuni crolli del costone che affianca le vecchie scalinate c’erano già stati in precedenza, evidentemente senza prendere le dovute precauzioni d’emergenza. Fa riflettere lo stato di degrado in cui ancora si trovano tante strade ed edifici pubblici che a ogni pioggia violenta, cedono mettendo a rischio l’incolumità dei cittadini. Tirando le somme, siamo alle solite, in quanto tutta la città di Napoli e se vogliamo un po’ tutte le città d’Italia, vengono messe in ginocchio a causa dell’aggressivo maltempo.

Sulla vicenda è subito intervenuto Carmine Attansio, capogruppo al Consiglio Comunale di Napoli, che si è messo all’opera cercando di capire se la zona incriminata era stata monitorata e controllata dopo i primi smottamenti avvenuti tempo prima. I residenti impauriti di Santa Maria Apparente subito dopo il crollo sono scesi per strada, soltanto dopo le rassicurazioni dei Vigili del Fuoco sono rientrati nelle proprie abitazioni: una domenica carica di pathos quindi per i partenopei che come vittime, vengono assoggettati dalla pioggia e dagli antichi edifici che non vengono resi sicuri, non adottando le necessarie misure preventive per sismi o crolli.

“Il miracolo è che nessuno si è fatto male” è la naturale e spontanea dichiarazione, ma si può sempre confidare nei miracoli? Chi è il responsabile di tali danni e perché non si decide una buona volta a correre ai giusti ripari? Quali sono le zone ritenute “rosse” e pertanto realmente pericolose? Perché bisogna attendere la tragedia per attivare le misure di sicurezza? Di chi è la colpa? Napoli ormai è attorniata da impalcature d’emergenza che abbracciano muri, cornicioni di palazzi e interi edifici. Possiamo ritenerci al sicuro o ci crollerà il terreno sotto ai piedi?

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