Bimbo muore a tre anni, indagati i medici e la madre


La morte del piccolo Giovanni Piscopo, di soli tre anni, è un giallo da dover chiarire. Il suo funerale non verrà celebrato, il piccolo corpicino è in attesa di essere sottoposto all’autopsia disposta dalla magistratura.

Il 21 dicembre 2013, il bimbo che soffriva anche di una malattia rara, la epidermolisi bollosa, era giunto in ambulanza all’ospedale Santobono in condizioni gravissime dopo una caduta dalla culla, ma nonostante i pareri dei medici, la mamma, la 30enne Anna Fontaro, ha firmato l’uscita del piccolo dall’ospedale per ben due volte.

Il bimbo quella mattina del 21 dicembre, respirava male, non era presente, i medici avevano deciso di tenerlo sotto controllo ricoverandolo, ma il 23 dicembre, Fontaro aveva voluto riprendersi suo figlio per portarlo a casa, dopo un battibecco con il medico di guardia, che sconsigliava alla donna tale gesto.

Quello stesso pomeriggio il bimbo si era aggravato, la madre lo aveva portato da un pediatra che le aveva imposto di ricoverare il piccolo. Giovanni era tornato in ospedale, ma a Natale senza motivo Fontaro aveva firmato per la seconda volta l’uscita del figlio dall’ospedale.

Il 27 dicembre 2013, le condizioni del bimbo si erano complicate ulteriormente, la mamma era scesa in farmacia, il piccolo non riusciva a respirare, il compagno della donna aveva preso il bimbo, aveva fermato un’auto per poter raggiungere il pronto soccorso del Giovanni di Dio a Frattamaggiore, ma il bimbo purtroppo muore per strada.

La mamma per questo denuncia i medici del Santobono e gli inquirenti hanno iniziato ad indagare sul caso, sequestrando anche la culla del bimbo dell’abitazione della donna e del suo convivente. 


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