Ragazzo seviziato col compressore, sfrattato. Cure troppo care, la famiglia non ce la fa
Mar 03, 2015 - Rosanna Gaviglia
I genitori di Vincenzo, il ragazzino seviziato con un compressore in un autolavaggio di Pianura, saranno sfrattati dalla loro abitazione tra una settimana. A pesare in maniera decisiva sulla loro difficile situazione economica è il costo, molto alto, delle cure per Enzo.
Disperati, hanno occupato la presidenza della IX Municipalità di Napoli dove il presidente Maurizio Lezzi ha scritto una nota all’assessore Roberta Gaeta: “Questa Municipalità stigmatizza il comportamento circa la mancata attenzione dell’assessore alle politiche sociali sulla grave problematica della famiglia Accarino, relativamente allo sfratto esecutivo del 12 marzo prossimo”.
L’aggressore di Vincenzo è finito in carcere accusato di violenza sessuale e tentato omicidio, ma la famiglia del ragazzino, al quale è cambiata completamente la vita, è stata abbandonata da tutti. È per questo che la mamma della vittima ha lanciato un appello in cui ha chiesto di essere aiutata per affrontare questa difficilissima situazione:“Saremo sfrattati e non sappiamo dove andare. Non è per noi, ma per mio figlio che chiedo una mano. Lo stiamo curando, dopo il difficilissimo intervento chirurgico subito in ottobre, e non riesco ad immaginare come potrò continuare a farlo senza avere un tetto. A maggio Enzo dovrà sottoporsi ad un altro delicatissimo intervento di ricostruzione dell’intestino”.