National Geographic: la regione più bella del mondo è nel nostro Sud


Risulta essere la Puglia la regione più bella del mondo secondo la classifica “Best Trips 2014” di National Geographic, trovando riscontro anche nella rivista Lonely Planet, la più venduta al mondo, per la quale il nostro Sud è al secondo posto tra le migliori mete di viaggio 2014, con le regioni Basilicata, Calabria e Puglia, dove alla bellezza e alla pace dei luoghi si uniscono la buona cucina e l’accessibilità a tutte le tasche. Riconoscimento che arriva pochi giorni dopo le polemiche sui Bronzi di Riace, che gli uomini di Stato vorrebbero spostare al Nord perché a Reggio Calabria sono sprecati, visto che ci vanno pochi visitatori, dopo le mobilitazioni contro il petrolio in Lucania, contro le armi chimiche a Gioia Tauro, contro le stragi dell’Ilva di Taranto, contro le trivellazioni in Irpinia che mettono a rischio anche Basilicata e Puglia oltre alla Campania, citata per altro da Lonely Planet con la bella ma dispendiosa Costiera Amalfitana. Restando in Campania, invece, abbiamo parlato della crescita del flusso turistico che interessa la regione ed in particolare Napoli, anche se le persone vi restano poche notti, cercando di capirne i motivi e individuare qualcosa su cui, già adesso, si può cominciare a lavorare.

Così come Reggio Calabria, è tutto il Mezzogiorno ad essere caratterizzato da un numero scarso di turisti in visita, nonostante la grande e variegata offerta paesaggistica, culturale ed enogastronomica: un territorio come il nostro potrebbe, e dovrebbe, fare la parte del leone accogliendo milioni di visitatori durante tutto l’anno. Come sappiamo, però, ciò non avviene, per le ragioni che un po’ tutti conoscono: mancanza di strade ed autostrade, rete ferroviaria debolissima se non assente, disinteresse nel pubblicizzare le nostre regioni, campagne mediatiche a danno del territorio. Se pensiamo che per attraversare da Est a Ovest la Sicilia ci vogliono quasi 20 ore, mentre la Riviera Romagnola dalle acque inquinate è servitissima dai treni, al punto che Trenitalia non fa pagare il biglietto a coloro che si recano lì in vacanza per incentivare il turismo, quando nulla viene fatto per il Sud, allora si capiscono tante cose. Tutto ciò non basta tuttavia allo Stato Italiano, che ha l’intenzione di distruggerlo irreparabilmente il Sud.

E allora, vista la disparità delle forze in campo, l’unica cosa da fare è parlare, denunciare, diffondere per diventare tanti e lottare. Bisogna rovesciare il torpore dei Meridionali, svegliarli ogni giorno, conquistarne anche uno al giorno: per il futuro, per la Terra, per la libertà.


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