Chiesa di Sant’Eligio: il capolavoro gotico danneggiato dai cippi di Sant’Antonio


Napoli La Chiesa di Sant’Eligio danneggiata dai fuocarazzi di Sant’Antuono. La scorsa notte alcuni ragazzi hanno acceso il tradizionale falò, che fa discutere ogni anno a causa del furto di alberi di Natale per accumulare legna e per le modalità di accensione degli stessi. In alcuni casi il rispetto della tradizione non va di pari passo con il rispetto delle norme, ed allora si creano delle polemiche che fanno perdere di vista quello che – probabilmente – dovrebbe essere il reale nodo della questione: disciplinare con un intervento dall’alto l’accensione dei fuocarazzi.

Chiesa di Sant’Eligio: la più antica del periodo angioino

La foto pubblicata dal consigliere regionale Borrelli mostra l’annerimento di una parete di tufo della chiesa, la cui costruzione risale al 1270, durante il periodo angioino. Si tratta della più antica chiesa di quell’epoca, in stile gotico, che nel corso del tempo era stata arricchita di elementi, stucchi e decorazioni che ne avevano trasformato l’aspetto. L’edificio fu gravemente danneggiato dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, venendo restaurata soltanto qualche dopo la fine del conflitto e riportata allo stile gotico, proprio la stessa sorte che toccò alla Basilica di santa Chiara.


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