Un fiume di denaro dall’estero per il Sud: Carfagna e Di Maio firmano il protocollo


Questa mattina il ministro per il Sud, Mara Carfagna, ed il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, hanno firmato un protocollo per favorire l’internazionalizzazione delle imprese del Mezzogiorno ed attirare investimenti esteri. Lo scopo è quello di dare un respiro europeo alle imprese del Sud, finora piuttosto escluse da questo processo, e contemporaneamente ridurre il divario con il Nord Italia.

Si tratta certamente di un’iniziativa mossa da buone intenzioni da parte di due esponenti campani del Governo, eppure sappiamo che da sole le buone intenzioni non bastano. La ministra Carfagna in poche settimane di insediamento è riuscita a strappare il 40% di Recovery Fund invece del 34%, che resta un furto visto che al Sud doveva andare circa il 70% (per ammissione della stessa Carfagna), a dimostrazione del fatto che, senza una volontà reale di sviluppare il meridione, molti progetti restano belli ma solo sulla carta. Soprattutto, non vengono ostacolati finché non intaccano gli interessi del settentrione.

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Un protocollo per il Sud: le 5 linee guida

Sono 5 i punti lungo i quali si articola il protocollo in questione, dei quali il principale riguarda la promozione delle Zone Economiche Speciali (ZES), dove le imprese già operative o di nuovo insediamento possono beneficiare di agevolazioni fiscali e di semplificazioni amministrative. Le ZES verranno pubblicizzate all’estero attraverso la realizzazione di materiale promozionale ed esplicativo sulle specifiche opportunità, destinato a imprese e investitori esteri, da presentare in particolare in occasione di eventi in sedi internazionali qualificate.

Gli altri punti previsti sono:

sistematizzazione delle iniziative a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese delle regioni meridionali, attraverso la definizione comune di specifiche progettualità che potranno trovare collocazione all’interno della programmazione 2021-2027 dei Fondi di coesione dell’Unione Europea;

– sviluppo di strumenti dedicati di finanza agevolata, con la creazione di comparti dedicati al Sud nell’ambito del Fondo 394 di Simest (società del gruppo Cassa Depositi e Prestiti che affianca le imprese nel loro sviluppo all’estero) e del Fondo di venture capital dedicato al Sud Italia, ai quali avvicinare meccanismi di garanzia pubblica sul portafoglio di investimenti partecipativi di Simest e il potenziamento di linee di provvista per il sistema bancario dedicate al sostegno dell’accesso al credito delle PMI esportatrici del Mezzogiorno;

– realizzazione di campagne di comunicazione sulle opportunità di investimento nel Mezzogiorno, attraverso un’apposita guida;

– individuazione di iniziative per il rafforzamento delle capacità delle PMI del Mezzogiorno in materia di digitalizzazione d’impresa.


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