Nelle motivazioni appena depositate si legge che “Non ci sono elementi per sostenere che abbiano avuto un ruolo nell’organizzazione del viaggio, la circostanza che si siano messi a pescare solo per allontanare i sospetti appare allo stato poco verosimile”. E ancora: i migranti non potevano essere portati in Libia “perché non è un porto sicuro”.
Le autorità italiane avevano arrestato i 6 pescatori per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, essendo accusati di essere trafficanti di esseri umani. Niente di più falso invece, poiché adesso è stato accertato che i pescatori non hanno fatto altro che soccorrere un’imbarcazione in difficoltà. A sostenere questa ipotesi, il fatto che siano stati costretti dalla Guardia di Finanza a tagliare una rete per consentire l’avvicinamento e il controllo.