Giulio Gallera, solo gaffe ed errori: da lui dipende la vita di milioni di persone


Si è ampiamente parlato delle falle nel sistema sanitario lombardo, che non è stato in grado di riconoscere e affrontare nel modo giusto l’emergenza coronavirus nel momento in cui ha cominciato ad affacciarsi. Errori ammessi anche da Giorgio Gori, il sindaco di Bergamo, il quale ha aggiunto che dirlo non vuol dire avere un sentimento anti lombardo. Tra le personalità che si sono distinte, in negativo, c’è Giulio Gallera, assessore alla sanità e al welfare della Regione Lombardia: in tre mesi ha accumulato una gaffe dietro l’altra, ha detto tutto ed il suo contrario, mostrando una confusione tale da chiedersi se non sia piuttosto incompetenza.

L’ultimo scivolone riguarda quello sull’indice di trasmissibilità. Per essere contagiato è necessario essere in compagnia, contemporaneamente, di due persone affette dal coronavirus, ha spiegato: “Con lo 0,50 oggi per infettarmi devo trovare due infetti allo stesso momento, e non è così semplice”. Ha confuso quindi l’Rt, che rileva a scopo statistico, con la realtà materiale. Poi ha cercato di mettere la proverbiale pezza usando, quale scusa, quella di volersi far capire meglio dai cittadini, come se poi fossero degli scemi. Nel frattempo però il suo messaggio, molto pericoloso in quanto disinformante, era passato. Può l’assessore alla sanità, in pratica colui dalla quale può dipendere la vita e la morte dei cittadini, diffondere tali concetti? A molti sembra inaccettabile.

Commentando i dati sulla positività nelle varie città della Lombardia ha esultato perché a Bergamo è risultato esserlo “solo” il 58%, a Pavia il 41%, a Crema, Cremona e Mantova solo il 38%, a Brescia il 35%, a Milano il 18,4%. “Una realtà meno allarmante di quella che pensavano i cittadini”. Ha esultato anche poiché “Su 81.000 sanitari solo il 13% ha gli anticorpi, a Bergamo il 29, a Brescia il 17, a Milano solo il 9! Questo dato inconfutabile indica che i grandi sforzi della Regione Lombardia hanno tutelato i nostri operatori sanitari!”. L’entusiasmo con cui cerca di far passare per positivi dei numeri tragici mette i brividi, soprattutto se pensiamo alle immagini delle bare in fila a Bergamo, poi portate in altri comuni da decine di camion dell’Esercito.

Ma tu sei buono? Questa è la domanda che ogni cittadino lombardo dovrebbe fare a Giulio Gallera, riprendendo un famoso intervento del presidente della Regione Campania. A proposito, forse gli si addice anche quello sui buchi neri. In questo momento le dimissioni di Gallera potrebbero essere controproducenti secondo alcuni, un vuoto non sarebbe auspicabile. Eppure è lecito domandarsi se sia possibile fare peggio di lui, considerato che la salute dei 10 milioni di abitanti della Lombardia dipende da lui. La speranza è, ad ogni modo, che l’emergenza passi al più presto e sia chiamato a rispondere di tutto quanto fatto e detto.


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