Città Della Scienza, ultimatum di De Luca: “Sostegno, ma non ci saremo per sempre”


Su Città della Scienza si riaccendono i riflettori, e tornano anche le polemiche. A distanza di otto anni dall’incendio che la rase quasi completamente al suolo, senza che i colpevoli siano stati ancora individuati, è il governatore Vincenzo De Luca a muovere le critiche più dure nel forum online che si è tenuto stamattina: “Se Città della Scienza è ancora viva lo si deve solo alla Regione, per salvarla stanziamo tre milioni di euro ogni anno, perché siamo consapevoli che qualora chiudesse sarebbe un delitto verso la città e verso i lavoratori. Ogni iniziativa però deve avere una sua sostenibilità, un suo rigore, poi deve camminare sulle proprie gambe. Il nostro è un impegno nel medio periodo”.

Ma non solo: “Nel piano di rigenerazione di Bagnoli mancano le funzioni, ossia i valori, l’umanità, il lavoro. Abbiamo espressioni vaghe, non c’è nulla di concreto. Di conseguenza cerchiamo di capire anche quali forze imprenditoriali, sociali e culturali sono in grado di rendere concreto un progetto del genere”. Nessun veto poi sulla localizzazione del nuovo museo: “Io sinceramente non assumerei posizioni di principio da nessuna parte, se non ci sono le condizioni per farlo sulla costa prendiamo altre decisioni, purché però siano praticabili e possibili”. Ed infine la proposta: “Dobbiamo lavorare per ricondurre la trasformazione urbana di Bagnoli nel Recovery plan, la concretizzazione di un tale progetto potrebbe cambiare i destini di tutta la regione”.

Ma è la nuova localizzazione dello science centre il fronte dello scontro tra i vari livelli istituzionali. Ieri il TAR ha ribadito la legittimità del piano approvato nel 2017, in cui è previsto l’arretramento di Città della Scienza. Riccardo Villari, presidente della Fondazione Idis-Città della Scienza, continua ad esternare perplessità: “Se finora c’è stata paralisi nella ricostruzione lo si deve alla volontà del Comune di spostare il museo altrove, in terreni che occorre ancora bonificare. E’ vero che il giudice si è pronunciato favorevolmente, noi però non dobbiamo demandare alla giustizia amministrativa la soluzione dei problemi. Un’alternativa può essere realizzarlo lateralmente, dove c’è un parcheggio di proprietà di Invitalia, che potremo permutare con il nostro suolo rimasto a mare. Sarebbe una soluzione facilmente disponibile con i dovuti accorgimenti”.

Comune che però respinge le accuse per tramite dell’assessore Annamaria Palmieri: “Ricordo che c’è un commissario su Bagnoli, noi non agiamo in autonomia e in schizofrenia. Il piano di rigenerazione è diventato legge con un decreto del Capo dello stato, ed è stato approvato con il contributo di tutte le amministrazioni locali e nazionali. Ricordo anche che Bagnoli è un quartiere di Napoli, e quindi il Comune in quanto “civitas” deve avere la sua possibilità di esprimere la prospettiva, di indirizzarla. Guardiamo avanti, perché le fasi attuative sono in atto, le bonifiche dell’area Morgan sono partite, e si stanno attrezzando quelle per l’area Eternit”.

Linea ribadita anche dal commissario Francesco Floro Flores: “A breve lanceremo la gara d’appalto per la bonifica dell’area retrostante all’attuale struttura, così da poter poi insediare il nuovo museo. Ad oggi stiamo procedendo con la rimozione dei cumuli lasciati dalla ex Bagnolifutura un po’ ovunque, compromettendo tutto il territorio. Se facciamo bene e presto riusciremo ad attingere anche a fondi privati. Al ministro Carfagna ho chiesto di redigere un business plan per accedere al Recovery fund, ed è quello che faremo”. A fargli eco il direttore di Invitalia Domenico Arcuri: “Il piano di rigenerazione è sempre migliorabile, ma ricordo che è divenuto formalmente legge ed è stato dichiarato valido dalla giustizia amministrativa. Lì è contenuta un’importantissima opera, se non la principale, cioè la realizzazione del waterfront, e per farlo occorre che non vi siano rotture urbanistiche di nessun genere”.

Attenzione massima anche dal Governo “Presto convocherò una cabina di regia su Bagnoli per verificare insieme lo stato delle bonifiche e procedere speditamente” ha dichiarato il ministro al sud Mara CarfagnaCittà della Scienza correva il rischio di essere una cattedrale nel deserto, e invece si è dimostrata negli anni un grande attrattore per lo sviluppo e la crescita della Campania e del Mezzogiorno. La sua ricostruzione rappresenta un fattore importante per la rinascita di Bagnoli, le risorse ci sono e dobbiamo usarle bene. E’ un impegno verso i cittadini di Napoli e della Campania”.


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