Perché l’uomo invecchia ed il ruolo del DNA in questo processo


Prima o poi arriva! La “vecchiaia” colpisce tutti prima o poi. E con essa vengono i primi acciacchi, i primi problemi. Quando questo processo comincia tende ad avvizzire tutto il corpo, a partire dalla pelle. Per l’uomo e gli esseri viventi è un processo biologicamente normale. Nel corso dei millenni l’uomo è riuscito ad allungare la sua vita vivendo in media quasi 100 anni.

E’ un bel record se si pensa che in antichità l’uomo poteva vivere massimo fino ai 40 anni. La vita si è allungata grazie al miglioramento delle condizioni di vita e grazie ai progressi della medicina. Grazie all’avvento dei vaccini, dei farmaci il nostro corpo riesce a difendersi da molte malattie eppure, l’uomo non riesce a mettere un fermo alla morte.

Ma perchè l’uomo invecchia?

A questa domanda purtroppo non c’è una risposta concreta. Le cellule di cui il nostro corpo è composto hanno un determinato ciclo vitale. Dopo averlo effettuato, degenerano e semplicemente muoiono. Gli esseri umani, animali  e piante subiscono la stessa sorte poichè sono costituiti da miliardi di cellule. Se noi analizziamo un essere che nasce, passa i primi anni di vita a svilupparsi.

Vengono prodotte tante cellule, si ha l’accrescimento ed infine quando la crescita finisce si comincia ad invecchiare. Si pensa che la degenerazione del corpo derivi da una serie di errori che cominciano ad accumularsi nel nostro genoma. Il genoma è inteso come l’insieme di geni presenti nel nostro corpo.

Ogni gruppo di geni controlla una componente del nostro corpo. Ad esempio i capelli bianchi che spuntano all’improvviso, anche dopo i 20 anni, sono frutto di un errore genetico. I geni che controllano la produzione del pigmento smettono semplicemente di produrlo ed il capello risulta quindi decolorato.

Ma ad invecchiare è anche la pelle. Essa è l’involucro che ci difende dagli agenti esterni e purtroppo i segni del tempo sembrano evidenziarsi maggiormente proprio su di essa. Con gli anni le cellule della pelle subiscono un rallentamento nelle loro funzioni vitali e si riproducono sempre meno.

Purtroppo anche il sistema nervoso non è esente dall’invecchiamento, in determinati casi subentrano anche malattie come l’Alzehimer ed il Parkinson. Per queste purtroppo non c’è ancora una cura e si trova difficoltà a capirne la causa e spesso insorgono in tarda età, senza considerare le forme giovanili.

In effetti tutti i tessuti del corpo cominciano a perdere la capacità di rigenerarsi, perchè le cellule dette staminali finiscono e non vengono più a crearsi. Le cellule staminali sono definite totipotenti. Sono primordiali e capaci di differenziarsi in qualsiasi tessuto. Con l’invecchiamento queste tendono a scemare ed i tessuti cominciano a risentirne.

Cosa sono i telomeri?

Sappiamo che le nostre cellule custodiscono i cromosomi. Questi sono formati da sequenze di DNA. Le parti terminali dei cromosomi hanno del DNA altamente ripetuto e si pensa possa giocare un ruolo centrale nel processo d’invecchiamento cellulare. Questi telomeri evitano che si perdano delle informazioni importanti.

Tempo fa si pensava che questi fossero delle regioni inutili, ma con il tempo e con approfondite ricerche si è scoperto che i telomeri permettono di custodire delle informazioni importanti del nostro genoma e che rende possibile la perfetta duplicazione dei cromosomi evitandone la perdita d’informazione durante la loro duplicazione.

Se non esistessero i telomeri, ad ogni duplicazione del DNA si perderebbe la maggior parte delle informazioni genetiche. Lo svantaggio di queste sequenze così preziose è che ad ogni replicazione purtroppo si accorciano. Questo loro accorciamento si pensa sia associato al processo d’invecchiamento cellulare. In pratica l’ipotesi vuole che l’invecchiamento sia connesso ai telomeri.

Questo spiegherebbe perchè ad un certo punto il nostro corpo comincerebbe ad accumulare errori e quindi ad invecchiare. Ma i misteri di questo processo sono ancora tanti. L’unica cosa certa è che questo inevitabile processo sembra essere una tappa obbligatoria. Mettere un punto fermo alla morte sembra una vera e propria sfida. 

FONTI

Focus.it

Le Scienze.it

Biologia molcolare – Ambrosiana


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