Covid, il virologo Palù: “C’è troppa isteria, il 95% non ha sintomi quindi non è malato”


Covid – il virologo Giorgio Palù commenta la situazione in Italia. Il covid è entrato di prepotenza nelle nostre vite così come i nuovi decreti e le norme da seguire. Ieri il Premier Conte ha annunciato il nuovo Dpcm – in Campania ci sono delle variazioni – per contrastare la diffusione del virus.

Molti i pareri discordanti degli addetti ai lavori, chi opta per una linea aggressiva e di “terrore”, chi invece cerca di minimizzare la situazione. E’ il caso di Giorgio Palù, professore ordinario di Microbiologia e Virologia all’Università di Padova, che in un’intervista rilasciata a Il Corriere della Sera – a cura di Adriana Bazzi – ha espresso la sua opinione in merito:

C’è tanto allarmismo. Fra le persone positive al tampone, il 95 per cento non ha sintomi e quindi non si può definire malato, punto primo. Punto secondo: è certo che queste persone sono state “contagiate”, cioè sono venuti a contatto con il virus, ma non è detto che siano “contagiose”, cioè che possano trasmettere il virus ad altri.

Potrebbero farlo se avessero una carica virale alta, ma al momento, con i test a disposizione, non è possibile stabilirlo in tempi utili per evitare i contagi. Queste persone non sono contagiose perché potrebbero avere una carica virale bassa, perché potrebbero essere portatrici di un ceppo di virus meno virulento oppure perché presentano solo frammenti genetici del virus, rilevabili con il test, ma incapaci di infettare altre persone.

Quello che veramente conta è sapere quante persone arrivano in terapia intensiva: è questo numero che dà la reale dimensione della gravità della situazione. In ogni caso questo virus ha una letalità relativamente bassa, può uccidere, ma non è la peste”.

Il virologo poi commenta anche possibili nuovi lockdown – “Sono contrario come cittadino perché sarebbe un suicidio per la nostra economia; come scienziato perché penalizzerebbe l’educazione dei giovani, che sono il nostro futuro, e come medico perché vorrebbe dire che malati, affetti da altre patologie, specialmente tumori, non avrebbero accesso alle cure. Tutto questo a fronte di una malattia, la Covid-19, che, tutto sommato ha una bassa letalità. Cioè non è così mortale. Dobbiamo porre un freno a questa isteria“.

Giorgio Palù ha poi cercato di identificare le cause di questa nuova ondata di covid specificando che il problema è stata la scuola, ma non le lezioni in sé quanto il sovraffollamento dei mezzi di trasporto per poterci arrivare.

E proprio per questo motivo, anche se in tutta Italia continuano le lezioni in presenza – tranne che per i ragazzi delle scuole superiori – in Campania il Presidente De Luca, con la nuova ordinanza, ha confermato la chiusura di tutti gli istituti di ordine e grado tranne gli asili da 0 a 6 anni.


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