Covid, tornano i buoni spesa: 400 milioni da destinare ai Comuni


Il Governo, per far fronte alla seconda ondata di covid che si è portata dietro ancor più difficoltà economiche, ha deciso di erogare un nuovo buono spesa che permetterà di acquistare beni di prima necessità. E’ questa una delle novità del ‘Decreto Ristori Ter’ approvato lo scorso 20 novembre.

Si attende ancora il testo ufficiale che verrà pubblicato in Gazzetta ma, stando alle prime anticipazioni che circolano, le risorse stanziate sarebbero di 400 milioni di euro. Cifra confermata anche sul proprio profilo facebook dal Ministro all’economia Roberto Gualtieri.

Per non lasciare indietro nessuno, abbiamo anche previsto un fondo di 400 milioni di euro da destinare ai comuni, per sostenere le famiglie maggiormente in difficoltà attraverso l’erogazione di buoni spesa e generi di prima necessità, come avvenne durante la prima fase della pandemia“.

 

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il #DecretoRistoriTer e la richiesta di autorizzazione al Parlamento per un…

Pubblicato da Roberto Gualtieri su Sabato 21 novembre 2020

I buoni spesa per l’emergenza covid inseriti nel ‘Decreto Ristori ter’ non sono però una novità. Questa infatti sarà la seconda tornata del contributo erogato dai Comuni per aiutare le famiglie in difficoltà economia. Il fondo, come si legge nella bozza, dovrà essere erogato a ciascun comune entro 7 giorni dall’entrata in vigore del decreto legge.

Chi ha diritto ai buoni spesa?

Saranno i Comuni a stabilire chi avrà diritto ai buoni spesa e le modalità di utilizzo di questi, ogni Comune quindi sarà a sé stante. Nella prima tornata di buoni spesa per l’emergenza Covid-19 anche gli importi erano diversi da territorio a territorio e probabilmente anche questa volta sarà così. L’importo dell’aiuto può variare da un minimo di 300 euro a un massimo di 500 euro, a seconda del tipo e dei componenti che fanno parte del nucleo familiare.

I buoni spesa hanno delle limitazioni. Potranno essere utilizzati unicamente per acquistare prodotti alimentari o di prima necessità e potranno essere spesi unicamente all’interno degli esercizi commerciali individuati da ogni singolo comune.

Attenzione però ai ‘furbetti’ che vorranno approfittarne di questo bonus così come del precedente. 700 le persone denunciate che percepivano la somma illegalmente.


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