VIDEO/ Carabiniere massacrato dal branco: sconto di pena, nessun aggressore in galera


Castellammare di Stabia – Nessun componente del branco che pestò a sangue Giovanni Ballarò, carabiniere intervenuto per sedare una rissa tra il 31 luglio e il 1° agosto dello scorso anno, andrà in galera. Il processo di appello ha disposto uno sconto di pena per gli aggressori, passato dai 7 anni e due mesi di reclusione del primo grado a sei di anni di reclusione convertiti in arresti domiciliari. Al figlio di un affiliato del clan camorristico dei D’Alessandro è andata ancora meglio: dopo la rinuncia al concordato è stato condannato a soli cinque anni da scontare sempre ai domiciliari. Due anni e 10 mesi, invece, al soggetto che rubò il borsello di Ballarò mentre costui veniva massacrato.

Decisive sono state le scuse rivolte dal branco al militare e al Comune di Castellammare di Stabia, che si è costituito parte civile ed ha ottenuto il diritto al risarcimento per danno di immagine.

“Al Comune di Castellammare di Stabia il riconoscimento – scrive il sindaco Gaetano Cimmino – del diritto al risarcimento, come parte civile nel processo in Appello contro gli aggressori del carabiniere Giovanni Ballarò: per i giudici il danno d’immagine per tutta la città c’è stato. Da quel giorno buio è passato un anno, ma la ferita resta ancora aperta. Bene le condanne esemplari per gli aggressori, bene il riconoscimento del danno d’immagine.

“L’aggressione scosse le coscienze degli stabiesi che si videro catapultati in un clima di violenza e sopraffazione là dove doveva esserci solo voglia di rinascita dopo la prima ondata Covid. La città andava difesa e va difesa ogni giorno, per chi crede che Castellammare non è quella che tutti videro quella maledetta notte. Io ne sono certo.

“Allo stesso modo, credo che i ragazzi, giovani e giovanissimi, vadano presto recuperati e riabilitati. Una volta scontata la pena per ciò che hanno fatto, sono sicuro che riabbracceranno la città e che la città li riabbraccerà come cittadini modello. Sono certo che qualsiasi sia il contesto di appartenenza, i processi virtuosi messi in moto verso la cultura della legalità, della bellezza e della cultura, cambieranno radicalmente in meglio questo territorio. Forza Castellammare”.


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