Ercolano, scarcerati camorristi di spicco: “Pericolo di ricostituzione dei clan”


Anni, decenni per arrestarli, per poi scarcerarli facendoli tornare a casa. È un argomento di cui si parla tanto quello delle scarcerazioni, ma forse non abbastanza: tali personaggi possono infatti ricostituire quei clan che con tanta fatica sono stati smantellati rendendo vani il lavoro, i sacrifici, le vite immolate per la giustizia.

Uno dei territori più interessati dal fenomeno è ovviamente Napoli con la sua provincia. In particolare c’è Ercolano, una città che la camorra l’ha sconfitta, ma che adesso deve fronteggiare questo nuovo pericolo. Il sindaco Ciro Buonajuto e l’Antiracket hanno scritto al prefetto al Prefetto per sottolineare come favorire la ricostituzione dei clan sarebbe un peccato imperdonabile.

Il sindaco di Ercolano Ciro Buonajuto ed il presidente della Fai Antiracket Ercolano Pasquale Del Prete hanno scritto al Prefetto di Napoli manifestando preoccupazione per la recente scarcerazione di diversi elementi di spicco della criminalità organizzata appartenenti a cosche malavitose che per lungo tempo hanno profondamente influenzato ogni aspetto sociale e civile della vita cittadina.

«Certamente non sta a noi giudicare il provvedimento attraverso il quale si è proceduto alla scarcerazione di questi elementi – è spiegato nella missiva – ma Le manifestiamo la preoccupazione, nostra e di tutta la Comunità, per gli effetti che questa disposizione potrebbe comportare sulla vita dei cittadini del nostro territorio, già duramente provata dall’emergenza sanitaria tuttora in corso. Le chiediamo di mettere in atto tutto quanto in Suo potere per evitare che queste scarcerazioni possano creare le condizioni per una recrudescenza di reati sul nostro territorio. Favorire la ricostituzione delle cosche locali, dopo tanti anni di dolore, lavoro e sacrifici, sarebbe un peccato imperdonabile».


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