Una targa in memoria di Matilde Serao: la cerimonia in Galleria Umberto I


Mercoledì 27 marzo, nella Galleria Umberto I, alle ore 10.00, il primo cittadino di Napoli, Luigi De Magistris e l’Assessore alla Toponomastica Alessandra Clemente, scopriranno la targa in onore e in memoria della grande scrittrice Matilde Serao. L’evento si terrà presso il civico 27, luogo in cui era ubicato “Il Giorno”, quotidiano fondato e diretto dalla Serrao agli inizi del ‘900, come primo direttore donna d’Italia.

Alla cerimonia saranno presenti, prendendo parola, la delegata alle pari opportunità Simona Marino, il Presidente della Municipalità 1 Francesco De Giovanni, il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania Ottavio Lucarelli, la redazione del “Caro giornalino online” delI’ I.C.S. Tito Lucrezio Caro – 85° C. D Berlingieri di Secondigliano con la dirigente scolastica la prof.ssa Carmela Mannarelli e la docente responsabile del progetto del giornalino Edy Bellatalla.

E ancora, con grande sorpresa, ci saranno i discendenti della nota scrittrice napoletana e la prof.ssa Giuliana Cacciapuoti per l’Ass. Toponomastica Femminile. La bellissima iniziativa, per commemorare Matilde Serao, è un’idea del direttore di Identità Insorgenti, Lucilla Parlato, insieme all’Assessore alla Cultura Nino Daniele e all’Assessore alla toponomastica Alessandra Clemente.

L’evento, integrato nel vasto programma del “Marzo donna 2019 – se tutte le donne del mondo…”, ha l’obbiettivo di riequilibrare il rapporto nella sfera pubblica tra le memorie di personaggi maschili e femminili. Infatti, nella toponomastica napoletana bisogna onorare il contributo delle donne nel capoluogo campano, attribuendogli pari dignità degli uomini e il lavoro svolto dall’Assessorato alla toponomastica in collaborazione con la prof.ssa Giuliana Cacciapuoti, insieme alla Commissione Consultiva per la Toponomastica cittadina, ha proprio questo scopo.

Domani, quindi, sarà un grande giorno per tutti i cittadini napoletani e non solo, che, finalmente, vedranno onorata una delle più grandi eroine napoletane che ha sempre amato in mondo incondizionato il capoluogo campano, come dimostrato dalla celebre opera “Il ventre di Napoli”.


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