Spazzino in cambio del Reddito di Cittadinanza: “Non voglio rubare niente a nessuno”

Immagine di repertorio


Domenico Renzullo, 53 anni, è un ex operaio metalmeccanico, diventato un esempio morale per tutti in cambio del Reddito di Cittadinanza. Domenico, infatti, è uno spazzino volontario e armato di pettorina arancione, guanti, scopa, paletta e sacchetti che ha comprato di tasca sua, inizia il suo turno di lavoro a San Pietro a Patierno, tutte le mattine, prima delle otto.

Domenico porta con sé un bidone con la sigla RDG dove raccoglie i rifiuti dalle strade del quartiere della periferia nord orientale di Napoli . “Ho voluto scriverla per far capire alla gente che, anche se percepisco il reddito di cittadinanza, non voglio rubare niente a nessuno, ma guadagnarmelo”, spiega l’uomo al quotidiano Il Mattino. Per tutti è diventato un modello da seguire. Mimmo, come lo chiamano nel quartiere, è un autentico volontario, percependo solo il Reddito di Cittadinanza, di cui ne ha beneficiato da poche settimane. L’uomo, protagonista di questa storia di esempio morale, ha perso il lavoro, sua moglie è allettata, perché invalida, e sua figlia è una ventenne disoccupata. “Non voglio pesare sulle casse dello stato. – spiega il 53enne – Anche se ricevo questo sussidio mensile, voglio rendere un servizio alla comunità”.

Domenico, infatti, sta rendendo un eccezionale servizio nel suo quartiere e tutti ne parlano. Ma, non è l’unico esempio. Infatti, alla cronaca è saltata anche la storia del giovane padre che, in cambio del Reddito di Cittadinanza, pulisce le strade di Castelvetrano. Due esempi che dimostrano come chi riceve i sussidi dallo Stato, aspettando un vero lavoro, non ozia, ma rende servizi che spesso nelle città mancano.


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