Riapertura scuola: la messa in sicurezza degli edifici vale più dei distanziatori

Immagine di repertorio


Napoli– Mentre si continua a discutere sulla riapertura della scuola a settembre con i distanziatori in plexiglass, molte strutture continuano a vivere nella loro fatiscenza e criticità.

Solo il 17% delle strutture scolastiche napoletane, infatti, sono state costruite con criteri antisismici. Mentre in molte scuole gli edifici sono fatiscenti, con sedie e banchi rotti. In alcuni casi, addirittura, i giardini delle scuole diventano vere e proprie discariche.

Una domanda allora sorge spontanea: non è forse il caso di mettere in sicurezza le strutture prima di pensare ai distanziatori? Negli ultimi due anni sono stati apportati interventi di messa in sicurezza solo per 29 istituti. Altri 248 interventi sono previsti per le scuole di periferia.

La riapertura della scuola dovrebbe quindi prevedere un piano che tuteli gli studenti. Oltre ai distanziatori per attutire l’effetto del Coronavirus, bisognerebbe g messi in sicurezza.

Queste le parole della CGIL in merito alla situazione, riportate da il Mattino: “Nell’area metropolitana di Napoli solo 71 edifici scolastici, pari al 17%, sono stati costruiti con criteri antisismici. Solo su 112 è stata effettuata la verifica di vulnerabilità antisismica.

Negli ultimi due anni, solo su 29 edifici sono stati effettuati interventi di messa in sicurezza. L’insieme del patrimonio necessita quindi di interventi di manutenzione straordinaria e di adeguamenti alle norme in materia di eliminazione rischi.

Molte aule hanno banchi e sedie rotte, palestre fatiscenti. Spesso i cortili fungono da deposito merci di varia natura ed hanno una recinzione fatiscente. E pensare che tra Fondi Regionale, Pon e Piani periferie sono stati pianificati circa 238 interventi per un totale di 566.600.000 euro.”


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