VIDEO. Stupro in Circum: la vittima a La7 racconta tutti i dettagli della violenza


A “L’aria che tira”, il programma di Myrta Merlino su La7, l’intervista inedita alla ragazza abusata sessualmente nella stazione della Circumvesuviana di San Giorgio a Cremano.

Il servizio parte con la ricostruzione della vicenda e le interviste a passanti e pendolari della stazione della Circumvesuviana di San Giorgio a Cremano.

Presenti durante l’intervista anche l’avvocato Maurizio Capozzo e la psicologa Maria Rita Parsi (attiva nell’ambito dell’assistenza a donne che hanno subito violenze).

Marina (il nome fittizio scelto per la 24enne di Portici), appare in studio completamente coperta e, sollecitata dalla conduttrice, ripercorre dolorosamente tutte le tappe di quel pomeriggio che le ha segnato la vita per sempre: la ragazza è visibilmente agitata, trema, è visibilmente incerta nella voce.

Marina si trovava a San Giorgio a Cremano per degli incontri di sostegno psicologico a causa del suo problema di anoressia.

La ragazza racconta di essere stata avvicinata dai ragazzi incriminati con il pretesto di chiederle scusa per averla infastidita e seguita fin sotto casa la settimana precedente; i tre ragazzi, allora, le propongono di allontanarsi verso l’ascensore della stazione per fumare una canna poiché in quella zona “non ci sono telecamere”.

A questo punto della questione, la ragazza racconta di averli seguiti “un po’ per cortesia, un po’ perché tentata dal voler fumare” ma si trova incastrata nella situazione più brutta della sua vita.

Racconta dettagliatamente della violenza, dell’essere stata costretta a praticare del sesso orale e all’aver pregato di non essere sottoposta a del sesso anale per poi essere costretta a subire un rapporto completo.

Poi, piangendo, si siede su una panchina: un passante la nota e la accompagna dalla polizia per la denuncia ai tre stupratori.

L’avvocato Maurizio Capozzo spiega il perché della scarcerazione di due dei tre ragazzi accusati e mette in luce che il processo è ancora in corso e la verità dei fatti non è ancora univoca.

Nonostante tutto, Myrta Merlino e Maria Rita Parsi si mostrano visibilmente turbate e indignate dopo il racconto della ragazza.

Maria Rita Parsi accusa le madri dei ragazzi di non aver saputo passargli il rispetto nei confronti delle donne, mentre Myrta Merlino dichiara: “Io credo che per una donna, quando arriva un “No”, in qualunque momento, in qualunque condizione, quel “No” è legge!”

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