Vermicelli alla Borbonica. L’aglio e l’uoglio ca piacevane ô Rre


“Oggi vaco ‘e pressa”. Quante volte le nostre mamme hanno esordito così portandoci in tavola piatti last-minute che non facessero perdere loro troppo tempo durante la preparazione?

Tra i piatti veloci più famosi nella tradizione napoletana, è impossibile non nominare ‘e spaghetti aglio e uoglio, veloci, fatti con ingredienti semplici, saporiti e assolutamente speciali. L’origine di questa ricetta, porta al suo seguito molte tesi e diverse variazioni, c’è chi preferisce gli spaghetti, chi i vermicelli e chi addirittura le linguine, che udite udite, sembrano addirittura essere il tipo di pasta originale adatto a questa ricetta.

Ad avvalorare questa tesi è Jeanne Caròla Francesconi, autrice del libro di cucina più famoso e più venduto,  intitolato “La cucina napoletana”. Secondo l’autrice del libro, infatti, le prime forme di pasta da cui hanno poi avuto origine le altre, erano le tagliatelle, motivo per cui tutto lascia supporre che la pasta scelta per essere saltata con aglio e olio erano proprio le linguine.
Un’altra corrente di pensiero, più purista e assolutista, dichiara categoricamente che per questa ricetta, è ammesso solo ed unicamente l’utilizzo dei vermicelli, e a dimostrazione di ciò, tirano in ballo la storia che questo piatto un tempo fu battezzato come “Vermicelli alla Borbonica”. Tuttavia ad oggi, si è soliti preparare questa ricetta con gli spaghetti, inventati dai cinesi, ed arrivati in Italia solo grazie a Marco Polo nel 1295.

L’olio che oggi viene utilizzato come condimento, è rigorosamente extravergine d’oliva, ma quello utilizzato in origine era semplice olio d’oliva, dal momento che quello extravergine risale solo al secondo dopoguerra, per quanto riguarda l’aglio, invece, ottimale è l’utilizzo di quello della valle dell’Ufita, nella zona avellinese.

Ancora oggi comunque, a dispetto di quanto precedentemente detto, sono molte le persone che ricordano questo piatto col nome di Vermicelli alla Borbonica, ma perché? Probabilmente il nome è dovuto all’invenzione della forchetta ad opera del ciambellano di corte Gennaro Spadaccini, che su espressa richiesta di Ferdinando IV di Borbone, creò un oggetto, appunto la forchetta a 3 denti, utile ad avvolgere i vermicelli aglio e olio oppure al pomodoro molto diffusi a Napoli.

Al giorno d’oggi , i famosi vermicelli alla Borbonica, comunemente detti “aglio e olio”, pur essendo una ricetta che rientra nella categoria di piatti poveri, sono quasi sempre protagonisti di serate tra amici o cene che si concludono come di consueto con una bella “spaghettata”.

Gli ingredienti sono pochi ma essenziali, la difficoltà è tutta nel procedimento, affinché il piatto non risulti secco ma ben condito con l’olio.

-Ingredienti per 4 persone:

  • 360 g di vermicelli o spaghetti
  • 2 spicchi d’aglio
  • 1 ciuffo di prezzemolo fresco
  • peperoncino fresco (anche secco va bene)
  • Olio extravergine d’oliva
  • Sale q.b.

-Procedimento:

In una pentola alta, portare a bollore l’acqua per cuocere gli spaghetti. In una padella antiaderente, aggiungere l’olio, i 2 spicchi d’aglio pelati, e il peperoncino tagliato a pezzetti. Lasciar insaporire qualche minuto e quando l’aglio sarà ormai imbiondito eliminarlo dalla padella.

Scolare i vermicelli ancora al dente, avendo cura di non buttare via l’acqua di cottura. Unire la pasta al sugo e far saltare i vermicelli in padella, amalgamando tutto con un mestolo d’acqua di cottura.

Servire i vermicelli alla borbonica con una spolverata di prezzemolo tritato e il piatto è finalmente pronto.


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