‘O pata pata ‘e ll’acqua. Perché si dice così?


Sta arrivanno ‘o pata pata ‘e ll’acqua!!!. Si dice così a Napoli quando un acquazzone è ormai prossimo, le nubi si fanno basse e dense e l’aria inizia ad emanare quel profumo inconfondibile di terra bagnata.

Un’espressione onomatopeica, ritmica e calzante per indicare l’approssimarsi di un temporale di dimensioni importanti. Ma da dove deriva questa espressione? L’origine etimologica si fa risalire al termine greco antico “parapatto“, ovvero spargere tutt’intorno, ma alcuni pensano derivi dal suono onomatopeico della pioggia battente (pat pat).

Meno verosimile appare la teoria del “padre del padre dell’acqua”, (padre in napoletano si dice “pate“), che indicherebbe un diluvio ancora più forte. ‘O pata pata veniva visto, dagli antichi napoletani, come un bagno liberatorio e purificatore della città.

Nella lingua italiana è difficile, se non impossibile, trovare un’espressione che descriva in modo più adeguato la quantità d’acqua che cade durante un temporale e la sua violenza. Una lingua, la nostra, ricca di cultura, storia e unica al mondo.

Questo articolo fa parte della rubrica sui detti napoletani.


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