Mea culpa De Laurentiis: “Ho sbagliato ma eravamo tra monnezza e Terra dei Fuochi”


A prendere parte alla conferenza stampa di questa mattina, nella quale Rafa Benitez ha annunciato l’addio dalla panchina del Napoli, anche il patron partenopeo Aurelio De Laurentiis. Il numero uno del sodalizio napoletano fa il punto di questi due anni trascorsi con il tecnico spagnolo facendo anche mea culpa rispetto ad alcune sue promesse. Ecco quanto evidenziato da il Mattino.it 

Ringrazio Rafa. Mi conquistò subito per questo suo senso di internazionalizzazione che avrebbe potuto dare a Napoli. Ci sono stati giocatori stranieri e un coach che ha saputo valutarli in questi anni. Ho letto informazioni sballate negli ultimi tempi: molti non avevano idea di cosa fosse un’opzione, quella sul secondo anno. Rafa mi fece già capire che la moglie e le figlie lo reclamavano in una postazione più vicina. Me ne sono fatta una ragione e mi sono mosso mesi prima per un altro allenatore. Rifondare è un verbo che non è adeguato. Continuo a seminare. Non è detto che per internazionalizzare si debba vincere lo scudetto. Ho sbagliato a parlare di vittoria del titolo quest’anno. Ho disatteso le promesse. Per il sesto anno consecutivo siamo l’unica squadra italiana in Europa. Quest’anno perderò una ventina di milioni, non abbiamo il fatturato di Juve, Milan o Borussia. Il 31 maggio presento in Comune il progetto di fattibilità per il nuovo stadio che si può realizzare il 16-18 mesi. Voglio costruire un centro per la ‘cantera’ sulla base dei grossi club europei. I primi 10 anni sono stati di costruzione: qui però gli amministratori politici non sempre ci hanno aiutato. Non dimentichiamo che nei primi anni ci siamo trovati tra monnezza e terra dei fuochi. Chissà, forse altrove avrei già vinto una Champions o un titolo”. 


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