Alberto Angela: “Ecco l’Adone ferito restaurato. Salveremo un altro affresco”


Dopo tre mesi di lavori l’affresco dell’Adone Ferito dell’omonima domus degli scavi di Pompei è tornato a risplendere grazie ad un restauro finanziato da Alberto Angela con i proventi del suo libro “I tre giorni di Pompei”.

Il giornalista nelle ultime ore ha reso pubblico sulla sua pagina Facebook tutto il suo entusiasmo per aver salvato la suddetta opera portata alla luce nel lontano 1838: “Come descrivervi l’emozione che ho provato quando mi sono trovato di fronte a questo capolavoro salvato? Mi sono sentito attraversato da mille emozioni : gioia, commozione, sollievo voglia di esultare ma anche rabbia e tristezza per la sua vulnerabilità”.

alberto angela

L’Adone Ferito continuerà ad affascinare i visitatori del sito archeologico di Pompei ma Alberto Angela, ringraziato da centinaia di persone per il restauro compiuto, nutre già una nuova importante speranza: “Grazie a tutti quelli che hanno acquistato il libro. E… non è finita qui. Se il libro andrà avanti si salverà un altro affresco. Io lo spero tanto. È bello pensare che la Scrittura stia aiutando la Pittura. Due sorelle della cultura capaci di farci sognare”.

Il giornalista ha inoltre pubblicato alcune foto accompagnate da brevi descrizioni dell’Adone Ferito restaurato divulgando così l’opera ed ogni suo meraviglioso dettaglio:

adone ferito

“Al momento dell’eruzione questo affresco decorava il giardino interno di una delle case del quartiere più elegante di Pompei : la Regio 6. Di fronte, da quel basamento che si intravvede, zampillava dell’acqua tra siepi e alberelli ornamentali”.

adone ferito 2

“Era un’oasi di pace con alberi decorativi, piante profumate. Sulla destra l’affresco prosegue con un giardino ideale dipinto. Uccelli e piante rapivano lo sguardo degli ospiti”.

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“Adone colpito a morte da un cinghiale inviato per vendetta sta vivendo i suoi ultimi minuti tra le braccia di Afrodite”.

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“Questa mano ne ricorda tanto un’altra nella Cappella Sistina…. il gesto è lo stesso solo che il significato è diverso. L’ Adamo di Michelangelo prendeva vita. Qui invece Adone la sta perdendo…”

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“Questo volto enigmatico con il copricapo frigio dovrebbe rappresentare il fiume e quindi l’area orientale di origine di Adone. Potrebbe però avere anche i tratti di una persona reale : la nobildonna romana che ha commissionato l’affresco. È un’ipotesi”.

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“Dal restauro è riemersa per la prima volta la raffinatezza dei sandali di Afrodite”.


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