Napoli, un passeggero su due non paga il biglietto: da ottobre norme più rigide


Nell’azienda di trasporti napoletana, Anm, si fanno i conti, ma i conti non tornano mai. Già, perché a Napoli cresce il numero di evasori di biglietti, soprattutto sui pullman. Secondo le statistiche, studiate da Unico Campania e riportate da Repubblica.it, durante l’anno l’evasione si attesta intorno al 40% (arriva al 60% nelle zone periferiche) e in estate aumenta di circa il 5-10% con l’assenza di controlli.

Circa metà dei pendolari, quindi, non paga il biglietto dell’autobus, e anche per le metropolitane e i treni (dove la situazione è leggermente migliore) si registrano dati in peggioramento.

Questo, ovviamente, comporta perdite importanti per l’azienda, con buchi di circa il 15% sul potenziale guadagno. Così, ai vertici di Anm, si studiano mosse efficaci per combattere l’evasione, da mettere in atto già dal prossimo autunno. Innanzitutto, si pensa ad introdurre la vendita del biglietto a bordo del mezzo, in modo da togliere ai viaggiatori l’alibi del ticket non trovato; in più, saranno intensificati i controlli e la presenza sui pullman della polizia municipale, nell’ambito dell’operazione “Napoli sicura”, dopo i recenti episodi di vandalismo.

Durante il primo mese di sperimentazione, lo scorso ottobre, le sanzioni sono risultate raddoppiate: 4mila multe erogate dai 225 agenti in servizio sui bus.


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