Cappella Sansevero vandalizzata da un gruppo di manifestanti

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La Cappella Sansevero  è stato oggetto di un atto violento da parte di circa cinquanta persone, che con il tentativo di manifestare hanno provocato dei danni alla struttura. Nella nota si legge: « Hanno gravemente danneggiato il gabbiotto d’ingresso, causando il crollo di una parte della copertura della struttura». Gli amministratori del Museo hanno subito presentato una denuncia. La struttura, a seguito dell’accaduto è stata chiusa. Era necessario evitare danni ai presenti e procedere alle immediate riparazioni.

I cinquanta manifestanti hanno forzato a spallate la porta a vetro del gabbiotto; il brusco movimento ha causato il crollo di una parte della copertura. I responsabili del gesto (muniti di cocci) sono scappati, ma otto persone sono rimaste lì per poi allontanarsi successivamente, quando gli addetti hanno avvertito i carabinieri.

Il motto della protesta è il seguente: «Accesso libero alla cultura per tutti». Fortunatamente, non ci sono stati danni alle opere, in particolar modo per il Cristo Velato, tanto lodato e tanto temuto. La Cappella Sansevero è stata già protagonista di un’altra aggressione avvenuta il 3 febbraio scorso. In tale occasione non fu contestata la modalità di diffusione della cultura, bensì i problemi derivanti dal lavoro. Ad occuparla furono degli aderenti ad un movimento di lotta per il lavoro. Tra paura e speranza, il monumento non si lascia intimidire. Riaprirà domani secondo il normale orario: 9.30 alle 18.30.


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