Qualità della vita e sanità: la Regione Campania è all’ultimo posto


Purtroppo, secondo i dati ISTAT, la Regione Campania è in fondo alla lista per quanto riguarda la Sanità, uno dei problemi maggiori e non solo: anche la qualità della vita stessa risulta tra le più scarse. Un quadro davvero pessimo.

Bruno Zuccarelli, segretario regionale dell’Anaao, l’associazione dei medici dirigenti, ha lanciato un chiaro appello a chi si ritroverà in carica per governare la nostra regione nei prossimi cinque anni, Stefano Caldoro o Vincenzo Luca: “Ci siamo presi cura dei conti, nei prossimi cinque anni prendiamoci cura della salute dei cittadini. Guardo con un certo scoramento la fotografia che viene fuori dai dati Istat, una fotografia che relega la Campania agli ultimi posti in tutta Italia per assistenza sanitaria e qualità della vita. Credo che questa, per tutti noi campani, sia una dura sconfitta. Molti obiettivi sono stati raggiunti. Abbiamo sensibilmente migliorato la salute dei nostri conti, ma non possiamo accettare che non ci si occupari anche della salute dei cittadini. Chiunque sarà chiamato a governare la Campania lo faccia, per quanto riguarda la Sanità, con quest’unico obiettivo. Il prossimo quinquennio dev’essere quello della qualità di vita, e per questo sarà importante dare sostanza alle parole. Non si può continuare a discutere di servizi territoriali e di integrazione ospedale-territorio se poi tutto resta solo una dichiarazione di intenti. Inoltre la prevenzione deve diventare prioritaria; solo così si possono contenere i costi della spesa sanitaria garantendo una buona qualità di vita per i cittadini. I dati Istat ci dicono che in Campania i decessi sono significativamente più alti della media nazionale, sia per uomini che per le donne, per tutte le principali cause di morte: ictus, infarto, bronchite, enfisema ed asma, cirrosi epatica, diabete mellito, insufficienza renale e ipertensione. E per i tumori i tassi di mortalità sono addirittura in crescita rispetto al Nord. Siamo stati messi difronte ad una dura realtà, ma non è il momento di scoraggiarci. Anzi, dobbiamo rimboccarci le maniche e invertire la tendenza. Ecco perché il mio appello al presidente della Regione, che sia Stefano Caldoro o Vincenzo De Luca, affinché si inauguri una stagione nuova. Una stagione che guardi alla Sanità come ad una risorsa e non come ad un problema.”


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